Colture Redditizie: elenco aggiornato nel 2022

Pubblicato il 23 Agosto 2022

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Da Francesco Di Noia

Colture Redditizie: elenco aggiornato nel 2022

Ti piacerebbe trasformare la tua passione per la natura e per la coltivazione in un vero e proprio business?

Sei nel posto giusto, in questo articolo troverai le colture più redditizie che è possibile coltivare per iniziare un nuovo piccolo business.

Ogni coltura ha un proprio metodo di coltivazione, quindi potresti trovare quella perfetta, in base al tipo di investimento che intendi fare e in base allo spazio di cui hai a disposizione.

Avendo ben chiare le tue disponibilità, non dovresti avere problemi nel scegliere la Coltura Redditizia che fa al caso tuo.

Come scegliere la coltura redditizia giusta per te?

cultura redditizia

Soprattutto se in possesso di un piccolo terreno o di una piccola serra, la coltura scelta deve necessariamente massimizzare le tue possibilità e il tuo investimento.

Oltre ad una importante serie di fattori agronomici da considerare (tra tutti terreno, clima, disponibilità di acqua, etc.), per intraprendere un percorso così impegnativo bisogna porsi i giusti quesiti, in modo da non tralasciare nulla al caso e non ritrovarsi con un investimento completamento sbagliato o fuori dal mercato locale.

 

Qual è il valore per kg del prodotto finale?

 

 

 

Il valore di vendita per kg della produzione finale è un importante indicatore, in quanto potrai calcolare a priori la Produzione e il relativo Guadagno potenziale.

Questo valore, però, ti darà un’idea della fattibilità del tuo progetto, in quanto più è alto il valore di vendita meno prodotto dovrai vendere (e quindi coltivare) per trarne guadagno.

Allo stesso tempo però, dovrai tenere bene a mente i costi di produzione che possono incidere: concimazione, difesa fitosanitaria, lavorazioni e raccolta. Questi valori sono molto diversi da coltura a coltura e possono influenzare non poco il guadagno finale.

 

Colture Redditizie: Come vendere il tuo prodotto agricolo finale?

 

Colture Redditizie: Come vendere il tuo prodotto agricolo finale?

È molto importante avere ben chiaro in che modo sarà commercializzata la tua merce.

In base al tipo di canale di vendita sarà necessario organizzarsi con macchinari che consentiranno di farlo al meglio: impianti di celle frigo per la conservazione, macchinari per la lavorazione o per la trasformazione, mezzi di trasporto, servizi internet, etc.

Sicuramente, la vendita è più fruttuosa senza intermediari, quindi direttamente al consumatore finale. Molte aziende, anche piccole, si servono di internet per cercare e far conoscere i propri prodotti ai clienti attuali e futuri.

Un altro metodo di commercializzazione è la vendita ai grossisti (intermediari), che hanno la capacità di acquistare alti quantitativi di prodotto ma ad un prezzo più basso. Il prezzo più basso rispetto alla vendita diretta, è giustificato dal grande quantitativo di prodotto acquistato e dalla facilità della vendita unica.

 

Quanto dura l’intero ciclo vegetativo e produttivo della coltura?

 

La durata del ciclo di una coltura è un dato molto importante, in quanto indica quanti cicli di coltivazione potenziali è possibile portare a termine nel corso di un anno.

Anche questo dato non va considerato da solo, perché una coltura da ciclo breve (più produzione vendibile) può essere soggetta ad un alto costo di trattamenti fitosanitari, i quali aumentano notevolmente i costi.

Bisogna anche considerare che questo genere di coltura necessita un costante controllo e monitoraggio giornaliero, quindi alto costo di manodopera.

 

Colture redditizie: Come sfruttare al massimo un piccolo spazio?

Per iniziare a registrare dei profitti non è necessario essere in possesso di spazi sconfinati.

Molte piccole realtà hanno cominciato da piccoli spazi, sfruttati al massimo delle loro capacità.

Molte colture, come ad esempio Funghi e Microgreens, si prestano molto bene alla coltivazione verticale, su strutture simili a scaffali. In questo modo viene ottimizzato al massimo lo spazio a tua disposizione.

 

Quali sono i costi di produzione e della manodopera?

Quando abbiamo parlato del valore del prodotto finale, intendevamo proprio questo. Il valore del prodotto finale non rappresenta interamente il guadagno, in quando a quel valore vanno detratti i costi della manodopera e i costi di gestione e produzione.

Sarà importante tener conto delle lavorazioni che la coltura richiede sia nel corso della crescita, sia durante la raccolta.

Un chilo di patate costa molto meno di un chilo di Microgreen.

Ma se per raggiungere 1 kg di Patate sono necessari pochi tuberi, lo stesso non si può affatto dire per i Microgreen, che inoltre necessitano di molto lavoro per il taglio e il lavaggio delle giovani foglie.

Allo stesso modo, anche il tempo da dover dedicare alla coltura è importante. Molte colture ad alto potenziale possono richiedere molto del tuo tempo, mentre colture di più semplice gestione possono fare al caso tuo se non hai a disposizione tempo da poterle dedicare.

 

Fissa il tuo obiettivo finale

Avere a mente il tuo obiettivo finale ti fornirà un’importante indicazione sul tempo da dover dedicare alla tua piccola azienda. Inoltre ti proietterà verso il futuro, in quanto man mano che la tua azienda prenderà vita, ti renderai conto se è necessario investire di più in spazi, macchinari o servizi.

 

La Coltivazione Verticale dei Funghi

 

I Funghi sono la coltivazione più consigliata negli articoli tecnici che trattano le colture redditizie, in quanto hanno un alto valore potenziale. I Funghi non necessitano di cure particolarmente sofisticate e soprattutto, possono essere coltivati in verticale ottimizzando al massimo gli spazi.

I Funghi non richiedono ampi spazi per la loro coltivazione ed è possibile coltivarli anche in piccole stanze dedicate (spazio indoor) e non temono confronti con altre colture nel rapporto rendita potenziale/m2.

Ovviamente non è oro tutto ciò che luccica, in quanto i Funghi sono molto difficili da conservare. Se mal conservati o se conservati per molto tempo vanno incontro a marciume o muffe. Questa loro caratteristica, li rende anche difficile da trasportare, soprattutto su lunghe distanze.

L’altro lato della medaglia da considerare, è che un consumatore locale apprezza di gran lunga un prodotto fresco, piuttosto che un prodotto che subisce lunghi periodi di conservazione e trasporto.

I funghi possono anche essere trasformati. Attraverso il loro trattamento con una macchina asciugatrice è possibile disidratarli, in modo da aumentare la loro shelf-life e facilitarne il loro trasporto.

 

La Coltivazione di Microgreen o Micro-Ortaggi

Anche i Microgreen sono caratterizzati da alto valore potenziale per metro quadro, infatti hanno molto in comune con la coltivazione dei Funghi.

I Microgreen o Micro-Ortaggi sono una molto versatili in quanto è possibile gestirli al meglio in base allo spazio e al tempo da volerci e poterci dedicare. Non hanno bisogno di importanti cure (se si seguono i giusti consigli preventivi) e hanno un ciclo molto breve, dalle 2 alle 4 settimane.

Quando ti renderai conto che l’impegno e il tempo dedicato porta i suoi frutti, puoi aumentare semplicemente il numero dei ripiani del tuo scaffale.

 

Colture redditizie: La Coltivazione del Ginseng

 

Nella cultura Asiatica, il Ginseng è un importante rimedio utilizzato nella medicina tradizionale. Anche studi scientifici contemporanei ne hanno dimostrato i benefici per la salute dell’uomo.

Il gusto molto particolare e la sua importante azione benefica, lo hanno reso negli anni un alimento molto richiesto sia in cucina che nel beverage (tisane, infusi, drink e bevande energetiche).

Al contrario dei Microgreen però, il Ginseng necessita di 5 anni per poter produrre dei Rizomi maturi. Man mano che la pianta di Ginseng cresce, i Rizomi producono nuovigermogli, che a loro volta svilupperanno altri Rizomi.

Il Ginseng potrebbe essere un ottimo investimento per chi ha poco spazio a disposizione e poco tempo da poter dedicare e che soprattutto non necessita di un tornaconto immediato.

Il Ginseng ha inoltre bisogno di molte accortezze, come il pH, il clima, le piogge, la giusta copertura (naturale o artificiale).

 

Colture redditizie: La Coltivazione della Lavanda

La Lavanda è una coltura molto interessante per l’alto valore potenziale del raccolto e per la sua versatilità di coltivazione.

La Lavanda è utilizzata in molti campi: cosmetica (saponi, creme, lozioni, profumi, aromaterapia), alimentazione, artigianato e nelle composizioni floreali.

Oltre ad essere utilizzabile in molti campi, la Lavanda è vendibile sia fresca che esiccata. Vendere mazzi di Lavanda esiccata è il migliore di cominciare a proporre e vendere il proprio prodotto, anche perché basta appendere i mazzi in un luogo arieggiato per riuscire ad essiccarla naturalmente, senza l’utilizzo di particolari macchinari.

La Lavanda è una pianta abbastanza rustica e non necessita di particolari cure, infatti è possibile coltivarla in moltissime zone. La Lavanda è caratterizzata da una crescita rapida e si moltiplica attraverso talea (porzioni dei giovani rametti).

Una volta trapiantata, la Lavanda fiorirà il secondo anno e il suo ciclo dura generalmente 10 -12 anni.

 

La Coltivazione dello Zafferano

Lo Zafferano è una coltura che si incontra facilmente in Italia. È coltivata in Agricoltura Professionale dall’Abruzzo alla Sicilia.

Quello che comunemente chiamiamo “Zafferano” è la spezia, ottenuta dalla raccolta degli Stimmi del fiore. Il valore per kg del prodotto finale è molto alto, ma per raccogliere 1 chilo di Zafferano è necessario recidere più di 100 mila fiori.

Lo Zafferano cresce molto bene nei paesi del clima mediterraneo, infatti la maggior produzione europea è concentrata in Spagna, Grecia e Italia. Caratterizzata dalla presenza di un Bulbo, da cui si origina la pianta, lo Zafferano soffre particolarmente i ristagni d’acqua, quindi si avvantaggia di inverni miti, poco piovosi e dei terreni sciolti e permeabili.

In Italia è possibile coltivarla per un solo anno (coltura annuale) o per più anni (coltura poliennale).

La coltura annuale prevede il prelievo dei bulbi dal terreno ogni estate per trapiantarli su un terreno differente, in modo da evitare il fenomeno della stanchezza del terreno e preparare al meglio il suolo. In questo modo si ottiene un miglior controllo delle erbe infestanti e dei parassiti. Se da un lato questa procedura (che viene effettuata necessariamente a mano) garantisce una migliore produzione, bisogna tener conto degli alti costi di manodopera necessari per effettuarla.

Nella coltura poliennale invece, i bulbi vengono lasciati nel terreno dai 5 ai 7 anni. La coltura poliennale è caratterizzata da minori costi di gestione e di manodopera ma è più soggetta ad attacchi di parassiti (insetti e patogeni fungini).

Inoltre, in entrambi i casi, il processo di raccolta finale è molto laborioso, va effettuato esclusivamente a mano e necessita della presenza di manodopera specializzata, per evitare danni ai fiori.

 

La Coltivazione delle Bacche di Goji

Con il termine “Bacche di Goji” intendiamo la bacca, il frutto del Lycium barbarum, una pianta che appartiene alla famiglia delle Solanaceae. Le bacche possiedono svariate proprietà farmaceutiche e nutrizionali: sono citate e menzionate in molti trattati di medicina tradizionale Cinese.

Caratterizzate da un’alta presenza di molecole antiossidanti, le Bacche di Goji rafforzano muscoli e ossa e rallentano l’invecchiamento.

Sul mercato è possibile trovare sia bacche fresche che esiccate. Le Bacche fresche hanno un valore di mercato decisamente più alto ma la conservazione e il trasporto è molto più complicato.

Lycium barbarum ha un portamento arbustivo e raggiunge la piena capacità produttiva a 3 anni dal trapianto.

 

La Coltivazione dei Bonsai

 

Il Bonsai è un albero o un arbusto che viene intenzionalmente mantenuto nano tramite un attento controllo di germogli, rami e radici. Durante la crescita, i produttori di Bonsai utilizzano delle guide metalliche per impostare la chioma a loro piacimento ed ottenere le curiose e bellissime forme che osserviamo.

Gli stili dei Bonsai possono essere molto diversi da loro, in quanto il risultato finale è dato dalla bravura del bonsaista.

Gli stili più importanti dei Bonsai sono: Inclinato semplice, Inclinato dal Vento, a Cascata, a Boschetto, a Zattera e ogni stile è caratterizzata da diverse tecniche di crescita.

Un Bonsaista esperto, cura i Bonsai per molti anni (a seconda dello stile e della lavorazione). Una volta raggiunto il risultato desiderato i Bonsai possono essere venduti in mercati liberi o anche a collezionisti.

 

La Coltivazione del Bamboo

Il Bamboo è una pianta molto popolare in Cina e sta acquistando sempre più popolarità in Italia, grazie alle sue svariate possibilità di utilizzo (recinzioni, industria tessile e alimentare).

Pur essendo una pianta considerata “legnosa” è caratterizzata da una rapidissima crescita e il taglio alla base del fusto permette la rapida emissione dei nuovi germogli.

 

Il Bambo è una pianta sempreverde molto robusta, capace di raggiungere altezze notevoli, anche di 30-40 metri. Alcune specie sono considerate invasive, in quanto il Rizoma cresce nel terreno e dà origine a nuove piante.

Come già citato prima, i germogli del Bamboo sono molto utilizzati nella cucina Asiatica.

Il Bamboo può essere utilizzato in tantissimi modi differenti:

  • nella produzione di carbone, grazie alla caratteristica porosità del suo legno;
  • è un’ottima fonte di fibre per la produzione di carta pregiata e di tessuti;
  • materiale da costruzione: caratterizzato da elevato rapporto resistenza/peso, il Bamboo è utilizzato tantissimi come materiale di costruzione in Asia e in America centrale.

 

Qual è la migliore coltura da reddito?

Non esiste una risposta unica e universale a questa domanda. Ogni coltura è caratterizzata da esigenze che possono cambiare molto in base al clima e al terreno.

Ogni coltura necessita di cure e lavorazioni che comportano tempo e denaro per l’agricoltore. Quindi è molto importante scegliere la coltura migliore per se stessi, valutando attentamente tutti i parametri agronomici e climatici.

La scelta migliore sarà la coltura che meglio unirà i costi, i tempi di crescita e che abbia un mercato facile da raggiungere.

Scritto da Francesco Di Noia

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