Prodotti, servizi e tecnologie innovative per il controllo biologico e la difesa ecosostenibile
in agricoltura (PROTECTION) – PROG. F/050421/01/X32
CUP B48I17000540008
Sintesi
Il progetto PROTECTION persegue diverse finalità che comprendono la realizzazione di prodotti, servizi e tecnologie innovative da utilizzare in agricoltura per promuovere uno sviluppo sostenibile come stabilito dalla direttiva 2009/128/CE del Parlamento europeo. Sviluppo sostenibile significa ridurre al minimo l’utilizzo di pesticidi e sostanze chimiche di sintesi e promuovere strategie di difesa integrata e/o biologica senza inficiare la produttività dei raccolti.
In particolare, la lotta biologica ricorre agli organismi viventi per contenere le popolazioni di quelli dannosi per le colture. Inizialmente il controllo biologico era impiegato per il controllo di malerbe, insetti ed acari; oggi è stato esteso anche al controllo di patogeni vegetali di natura microbica e vertebrati.
Finalità
In questo scenario, PROTECTION intende:
- Individuare nuovi microrganismi e/o loro principi attivi in grado di esercitare effetti benefici per le colture;
- Sviluppare bioformulati a base di microrganismi per il miglioramento quali/quantitativo delle produzioni agroalimentari;
- Sviluppare strumenti informatici e diagnostici per la gestione fitosanitaria delle principali fitopatologie.
Risultati
Le attività di ricerca industriale hanno permesso di individuare tre specie microbiche, Trichoderma harzianum, Streptomyces fulvissimus e Bacillus sp., che singolarmente o in combinazione sono in grado di stimolare la crescita delle piante come dimostrato dall’aumento della biomassa vegetale e proteggere le stesse dall’attacco dei nematodi. Inoltre, l’inoculo di questi microrganismi ha determinato un miglioramento della qualità delle produzioni agroalimentari dovuto all’accumulo di metaboliti con valore nutraceutico.
Una volta selezionati i ceppi microbici per le loro proprietà stimolanti e protettive, sono stati sviluppati bioformulati ad elevata carica microbica e stabili nel tempo. Compost ed altri scarti dell’industria agroalimentare sono stati usati come matrice per promuovere lo sviluppo e la sopravvivenza dei microrganismi.
Per quel che concerne la parte dello sviluppo sperimentale, sono stati sviluppati database informatici che supportano l’agricoltore nella scelta degli interventi preventivi e curativi. Ad esempio, per ogni fitopatologia vengono indicati i sintomi e la soluzione da adottare.
Allo stesso modo sono state realizzate stazioni metereologiche e fototrappole a feromoni. Le prime rilevano in campo i parametri ambientali di temperatura, umidità e bagnatura ed, una volta superati i valori di riferimento, inviano degli alerts all’utente finale che potrà mettere in atto le opportune strategie di difesa preventiva. Le seconde attraggono l’insetto fitofago grazie ad un innesco chemiotropico e catturano l’immagine dell’agente permettendo un intervento mirato da parte dell’agricoltore. In questo modo si riducono i trattamenti alla cieca e l’uso sconsiderato degli agrofarmaci.