Concimazione dell’Olivo: Tutto quello che devi sapere nel 2023
La produttività di un oliveto è fortemente condizionate dalla capacità dell’agricoltore nella scelta, unione e corretta gestione delle pratiche agronomiche.
La gestione del suolo, l’irrigazione e la fertilizzazione hanno un’importanza cruciale nella resa finale, sia in termini quantitativi che qualitativi.
In questo articolo tratteremo in maniera approfondita la Concimazione dell’Olivo.
Una concimazione equilibrata e adeguata deve avere come punti fermi:
- Il reale fabbisogno dell’Olivo nel corso della stagione vegetativa e nei suoi differenti stadi di crescita.
- La disponibilità effettiva degli elementi nutritivi nel terreno
- La tecnica di concimazione e il suo grado di efficacia
- La gestione del suolo e la disponibilità di acqua irrigua
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In cosa consiste la Concimazione dell’olivo?
La concimazione consiste nell’apporto di elementi nutritivi che migliorano l’abitabilità del terreno.
In questo modo vengono aggiunti gli elementi nutritivi necessari alla crescita, allo sviluppo e alla produzione delle colture agrarie.
La concimazione dell’olivo può essere minerale o organica.
La concimazione minerale è effettuata con i “concimi chimici” e ha il solo compito di apportare elementi nutritivi, nell’immediato e breve termine.
L’utilizzo continuo, negli anni, di questi concimi è stato dimostrato come causa dell’impoverimento progressivo del suolo.
La concimazione Organica è l’apporto di materiale organico che può avere diversa origine (letame, compost, sovescio, etc.).
La somministrazione di sostanza organica migliora le proprietà chimiche, fisiche e biologiche del terreno.
La concimazione Organica apporta elementi nutritivi a lungo termine ed è riconosciuta come un’operazione colturale che mira al miglioramento della fertilità del terreno.
Concimazione dell’Olivo: elementi nutritivi più importanti
Gli elementi nutritivi essenziali per l’Olivo possono essere divisi (come per tutte le colture) in Macro e Microelementi
. Questa divisione non rispecchia la loro disponibilità in natura ma la loro concentrazione nei diversi tessuti vegetali e la quantità assorbita dalle piante.
I Macroelementi, essenziali per l’Olivo sono Azoto (N), Fosforo (P), Potassio (K), Magnesio (Mg), Zolfo (S) e Calcio (Ca). I microelementi, invece, come Boro (B), Ferro (Fe), Manganese (Mn), Zinco (Zn), Rame (Cu), Molibdeno (Mo) e Cloro (Cl), vengono assorbiti in piccolissime quantità ma non per questo sono meno importanti dei macroelementi.
Azoto
- Azoto: L’Azoto non regola solo “la crescita” dell’Olivo, come è consuetudine pensare.Una adeguata disponibilità di Azoto per l’Olivo è importante per un corretto accrescimento dei germogli (che sosterranno la produzione dell’anno seguente), una equilibrata allegagione e conseguente sviluppo dei frutti.A livello cellulare l’Azoto è presente negli amminoacidi, i mattoncini che formano le proteine.L’Olivo reagisce prontamente alle somministrazioni di Azoto, ma la sua effettiva disponibilità per le radici, dipende dalla disponibilità idriche del suolo. Alla ripresa vegetativa, l’Olivo utilizza le sostanze Azotate accumulate nella stagione autunnale precedente.Questo fattore è importante per una corretta programmazione degli interventi di concimazione durante l’annata agraria.
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Fosforo
- Fosforo: Il Fosforo è un elemento chimico che rientra in tutti i processi energetici cellulari delle piante, tra cui Fotosintesi e Respirazione Cellulare.Il Fosforo stimola la crescita delle radici, la fioritura, l’allegagione e la maturazione dei frutti.La carenza di Fosforo si nota con un accrescimento stentato e una colorazione violacea delle foglie.Generalmente questa è una carenza poco usuale, in quanto i nostri terreni ne sono generalmente ben dotati.
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Potassio
- Potassio: Il Potassio è un regolatore del turgore vegetale e rientra i tutti i processi di bilancio idrico, assorbimento radicale, respirazione e traspirazione della pianta.Una corretta disponibilità di Potassio nell’Olivo migliora la sua resistenza a gelo e siccità, aumento la resa finale in olio delle olive.Le maggiori asportazioni del Potassio avvengono con la raccolta: è quindi importante il reintegro di questo elemento attraverso mirate concimazioni potassiche.
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Calcio
- Calcio: Il Calcio è essenziale per la resistenza meccanica dei tessuti vegetali, sia foglie che frutti, infatti è un importante elemento delle pareti cellulari vegetali.La carenza di Calcio è molto difficile nei suoli Italiani ma è visibile con ingiallimenti delle foglie giovani e decolorazioni delle Olive.
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Boro
- Boro: questo elemento interviene in maniera diretta e fondamentale nel ciclo produttivo dell’Olivo, influenzandone la germinabilità del polline e l’allungamento del tubetto pollinico.Di conseguenza ha importanti ripercussioni sull’induzione a fiore delle gemme e sull’allegagione.Una carenza di Boro, oltre a provocare ingiallimenti fogliari, provoca scarsa fioritura, scarsa allegagione e improvvisa cascola delle Olive.
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Concimazione dell’olivo: Come somministrare l’azoto
I concimi Azotati possono essere divisi tra loro in base al composto in cui è presente l’Azoto.
I concimi Azotati posso essere:
- Nitrici, con un effetto rapido. I concimi Nitrici vanno somministrati preferibilmente in Primavera, quando l’Azoto è fortemente richiesto dalle piante.L’Azoto Nitrico non riesce a legarsi alle particelle del suolo, quindi è facilmente dilavabile in caso di abbondanti piogge.
- Ammoniacali, a rilascio prolungato. Il Solfato Ammonico è uno dei concimi più utilizzati in questa categoria.
- Nitrico-Ammoniacali a rilascio intermedio. In questa categoria troviamo il Nitrato-Ammonico.
Come somministrare Fosforo e Potassio all’Olivo?
Fosforo e Potassio possono essere trattati ugualmente in questo capitolo, in quanto la loro concentrazione nei terreni è sufficiente, ma spesso non disponibile per le piante.
Si consiglia comunque di omettere una concimazione a base di Fosforo e Potassio solo dopo accertamenti con analisi del terreno.
I terreni sabbiosi e sciolti, in linea di massima sono spesso carenti di questi elementi.
In questi terreni è preferibile concimare annualmente, unendola alla concimazione azotata.
Nei terreni argillosi, dove questi elementi hanno scarsa mobilità, è consigliabile effettuarla ogni 2 anni, meglio se autunnale, in modo da permettere alle piogge di approfondire il Fosforo e il Potassio nel terreno.
Concimazione dell’olivo: Come somministrare i microelementi
I Microelementi, anche se assorbiti in piccoli quantitativi sono molti importanti per l’Olivo.
Per somministrarli in maniera rapida ed efficiente è preferibile applicarli tramite concimazioni fogliari.
Boro
BORO: Il Boro è l’elemento chiave per la fioritura dell’Olivo.
Il suo ruolo è fondamentale sia per la fioritura che per l’allegagione, in quanto stimola fortemente la germinazione del polline e l’allungamento del tubetto pollinico.
Una carenza di Boro è visibile con una scarsa fioritura e allegagione seguita da una importante cascola delle drupe.
Si consigliano applicazioni di Boro un mese prima della fioritura.
Magnesio
MAGNESIO: Il periodo di maggior fabbisogno e massimo assorbimento del Magnesio è al risveglio vegetativo, quindi si consiglia di intervenire tramite applicazioni fogliari in questo periodo.
Il Magnesio ha un forte impatto sul processo della fotosintesi, in quanto costituente chiave della clorofilla.
Così come per il Boro, consigliamo di intervenire con 1 o 2 irrorazioni fogliari al germogliamento.
Ferro
FERRO: L’Olivo non soffre particolarmente le carenze di Ferro, ma è consigliabile una sua applicazione al terreno (chelato) o con trattamenti fogliari.
Anche il Ferro influisce in un corretto svolgimento della Fotosintesi, quindi influenza decisamente lo sviluppo fogliare e la produzione finale.
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Come prepararsi alla Concimazione dell’Olivo?
Prima della scelta del tipo di concime, per effettuare una concimazione senza sprechi e che rispecchi le effettive esigenze dell’Oliveto, è consigliabile effettuare un’analisi del terreno almeno ogni 4 anni.
In questo modo si è a conoscenza di una situazione precisa dello stato del suolo e dei suoi microelementi. Una carenza o una problematica, in questo modo, può essere riportata alla normalità con concimazioni mirate.
Una volta che si è a conoscenza della composizione degli elementi nel suolo, si procede con la preparazione di un piano di concimazione, che mira ad aumentare o diminuire i dosaggi standard consigliati.
Ad esempio, il Disciplinare di Produzione della regione Puglia raccomanda apporti standard di: 120 kg/ha di Azoto, 50 kg/ha di Fosforo e 120 kg/ha di Potassio.
Questi dosaggi vengono aumentati o diminuiti in base al calcolo degli apporti (entrate) e delle asportazioni (uscite).
Esempi di apporti (entrate) sono le Concimazioni Organiche fatte l’anno precedente, la presenza dell’inerbimento, la trinciatura e l’interramento del materiale di Potatura etc.
Esempi di asportazioni (uscite) sono le perdite per lisciviazione, volatilizzazione e non per ultimo l’entità della produzione e della potatura (questi ultimi valori possono oscillare di molto in annate di carica e scarica).
Quali concimi utilizzare per l’Olivo?
Sul mercato è disponibile una vasta gamma di fertilizzanti utilizzabili per l’Oliveto, con caratteristiche tali da soddisfare le diverse esigenze degli agricoltori.
Una prima divisione dei concimi utilizzabili è possibile in base alla loro natura: Concimi Organici, Minerali e Organo Minerali.
Concimazione dell’olivo: il concime organico
I concimi Organici possono essere di origine Animale, Vegetale o Mista e generalmente sono composti da residui o deiezioni Organiche.
I classici concimi organici sono Letame e Liquame, ma sul mercato è possibile trovare anche Ammendati in polvere o concimi Organici Pellettati con diversi titoli, molto più semplici da applicare.
Gli Olivi si avvantaggiano particolarmente delle Concimazioni Organiche. L’utilizzo frequente dei Concimi Organici:
- migliora la struttura del terreno e le sue caratteristiche.
- ha effetti benefici sui microrganismi, che stimolano a loro volta la crescita delle piante.
- rilasciano lentamente gli elementi nutritivi. In questo modo L’Olivo ha a disposizione una fonte di energia naturale, continua e costante.
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Concimazione dell’olivo: Concimi minerali per l’Olivo
I concimi minerali sono ricavati da elementi minerali inorganici o di sintesi e in base al numero degli elementi nutritivi contenuti, si dividono in Complessi, Composti e Semplici.
I Concimi Semplici posso essere Azotati, Fosfatici o Potassici.
Quali sono i concimi Azotati Semplici?
I concimi Azotati semplici sono quei concimi che contengono principalmente Azoto. Contengono microelementi oppure elementi secondari ma non sono provvisti di Fosforo e Potassio. Tra i più importanti possiamo menzionare:
Nitrato di Sodio: (15-16 % di N) ha reazione basica, adatto soprattutto a terreni acidi.
Nitrato di Calcio: (15-16 % di N) ha reazione basica, adatto a terreni acidi. Il Nitrato di Calcio è molto solubile e di pronto effetto. è quindi facilmente dilavabile in caso di abbondanti piogge.
Nitrato Ammonico: (26 % Azoto Nitrico – 13 % Azoto Ammoniacale) le due forme di Azoto permettono una disponibilità dilazionata nel tempo dell’Azoto.
Solfato Ammonico: (20-21 % Azoto Ammoniacale) l’Ammonio liberato è trattenuto dai colloidi del terreno e meno soggetto a perdite per dilavamento. Lo Zolfo presente ha reazione acida.
Calciocianammide: (20-21 % Azoto) Concime con reazione alcalina e caustica, quindi di non facile gestione. Attualmente è più utilizzata come correttivo che come concime.
Urea: (46 % Azoto) composto da Azoto di sintesi ha un’azione di pronto effetto. Utilizzabile anche per le concimazioni fogliari. Applicata al terreno, l’Urea viene trasformata in Ammoniaca.
Concimazione dell’olivo: I concimi Fosfatici
I concimi Fosfati sono concimi minerali semplici che contengono principalmente fosforo.
Essendo caratterizzato da scarsa mobilità, a causa degli ioni rapidamente assorbiti dai colloidi, è necessario tenerne conto per la scelta dell’epoca di concimazione.
Il concime fosfatico più conosciuto e utilizzato e il Perfosfato semplice con titolo 18 – 21 % di Azoto. Questo concime possiede alta solubilità e alta concentrazione di elementi secondari.
La presenza dello Zolfo permette una importante azione correttiva in terreni caratterizzata da elevata salinità e alcalinità.
Quali sono i concimi Potassici?
I concimi Potassici sono composti da minerali semplici e possono contenere anche microelementi.
Tra i più importanti possiamo menzionare il Cloruro di Potassio (60 % Potassio) e il Solfato di Potassio (50-52 % Potassio).
Quali sono i concimi Composti?
I concimi composti contengono almeno due elementi nutritivi principali, permettono un risparmio del costo di trasporto e immagazzinamento ma rispetto ai concimi semplici, hanno un costo maggiore per unità nutritiva contenuta.
Nitrato di Potassio (13 % Azoto – 46 % Potassio) utilizzabile anche in concimazione fogliare.
Fosfato Biammonico (18 % Azoto – 47 % Fosforo) utilizzato soprattutto per la concimazione di fondo grazie al lento rilascio di Azoto.
Solfato di Magnesio (20 % Zolfo – 25 % di Magnesio)
Concimazione dell’olivo: i concimi composti
I concimi complessi possono essere doppi, se composti da due elementi nutritivi principali (NP, PK, NK) oppure denominati Ternari (NPK) se presentano i tre elementi nutritivi principali.
Il titolo è espresso in unità per ogni singolo elemento contenuto e sono disponibili in molti formulati in base alle ditte produttrici.
Quali sono i concimi Organo-minerali?
Come suggerisce il nome, questi concimi contengono una o più matrici Organiche e una o più matrici minerali. Sul mercato è possibile trovare diverse formulazioni con differenti caratteristiche e concentrazioni.
Apportano elementi nutritivi a medio-lento rilascio e hanno la caratteristica di apportare sostanza Organica.
Sto per effettuare una irrigazione con acqua e fosfato ureico in periodo di fioritura, è corretto aspettarsi una influenza positiva sulla allegagione e sviluppo delle drupe?
Pensavo di sciogliere 500g ogni 400litri di acqua e distribuirlo alla base delle piante adulte di oltre 20anni…
Si accettano consigli…
Grazie
Ciao, grazie per il tuo commento e per la tua domanda molto pertinente.
In generale, l’uso di fosfato ureico, che è una fonte di azoto e fosforo, può effettivamente avere un effetto positivo sullo sviluppo delle piante, inclusa l’allegagione e lo sviluppo delle drupe negli olivi. L’azoto è essenziale per la crescita delle piante e per la sintesi delle proteine, mentre il fosforo è fondamentale per la fotosintesi e la divisione cellulare.
La tua dose di 500 grammi per 400 litri d’acqua sembra ragionevole, ma ti consiglierei di consultare un esperto o un agronomo locale per conferma, poiché le esigenze specifiche possono variare a seconda delle condizioni del suolo, delle condizioni climatiche e della salute generale delle tue piante.
Inoltre, l’applicazione di fertilizzanti dovrebbe sempre essere effettuata con cura per evitare il sovraccarico di nutrienti, che può essere dannoso per le piante e per l’ambiente. Ricorda che la fertirrigazione (applicazione di fertilizzanti attraverso l’irrigazione) dovrebbe essere effettuata in modo uniforme per garantire che tutte le piante ricevano una dose adeguata.
Infine, ti ricordo che l’equilibrio tra i diversi nutrienti è fondamentale: un eccesso di un nutriente può interferire con l’assorbimento degli altri.
Spero che queste informazioni ti siano di aiuto! Se hai ulteriori domande, non esitare a chiedere. Buona fortuna con la tua concimazione!
La mia domanda riguarda appunto la concimazione che ho effettuato a novembre a base totalmente organica,in quanto ne beneficia anche il terreno. Tuttavia dopo aver effettuato i relativi trattamenti rameici con i relativi supporti di boro e concime fogliare con cadenza dai 20 ai 25 giorni, noto mio malgrado che il fogliame soffre vistosamente di scarsa vegetazione e di questi periodi mi pare un pochino preoccupante. Vorrei chiedere come si potrebbe intervenire per aiutare il fogliame ad ottenere una migliore vegetazione. Grazie
Ciao, grazie per il tuo commento. Vediamo se posso aiutarti.
Una vegetazione scarsa può essere causata da una serie di fattori, tra cui condizioni climatiche, malattie, carenze nutrizionali, ecc. In base a quello che mi hai detto, potrebbe essere che la concimazione organica effettuata a novembre non sia stata sufficiente a coprire le esigenze nutrizionali dell’olivo, o forse non è stata assorbita in modo efficiente dall’albero.
Gli olivi hanno bisogno di un equilibrio di nutrienti per una crescita sana, tra cui azoto, fosforo, potassio, e una serie di microelementi. Il boro, che hai menzionato, è uno di questi microelementi, ma ci sono anche altri come il ferro, il magnesio, il rame, lo zinco, ecc.
Una possibilità potrebbe essere di fare un’analisi del suolo e delle foglie per capire se ci sono carenze specifiche che possono essere affrontate. Se i livelli di nutrienti nel suolo e nelle foglie sono adeguati, allora potrebbe essere necessario esaminare altri potenziali problemi.
Inoltre, assicurati che l’acqua di irrigazione sia sufficiente ma non eccessiva. Gli olivi sono resistenti alla siccità, ma una buona irrigazione può migliorare la salute dell’albero e la qualità del raccolto, soprattutto durante i periodi di crescita attiva.
Se tutti questi fattori sembrano essere in ordine, potrebbe essere utile consultarci in che possiamo darti un consiglio più preciso.
Spero che queste informazioni ti siano d’aiuto e ti auguro il meglio per la tua oliveto.
La scarsa vegetazione (sviluppo fogliare) dipende spesso dalla troppa acqua. L’ulivo no ha bisgno di acqua se non quella di mantenimento; all’uopo in periodi di sicittà. I miei ulivi, una settantina, sono tutti su un bel prato verde da irrorare quotidianamente: errore facile da evitare. Ho provato a togliere 20cm di terra per il diametro dell’apparato fogliare di ogni pianta, ricoprire e seminare l’erba. Non ha funzionato granchè. Ha invece funzionato meglio esportate l’intero apparato radicale creare una fossa molto più grande dell’apparato stesso, rimettere a dimora l’apparato (ora più in profondità rispetto alla posizione originaria) riempire di ghiaia fine tipo risone, aggiungere 10 cm di terra e seminare di nuovo il prato. Se l’apparato radicale è in profondità l’acqua di superficie del prato, non potrà mai raggiungere la radice dell’ulivo.
Grazie per il tuo commento molto dettagliato e per condividere la tua esperienza personale nella gestione del terreno attorno agli ulivi. È vero che l’ulivo è una pianta che generalmente tollera bene la siccità e può soffrire a causa di un’eccessiva irrigazione, soprattutto se le radici sono in condizioni di ristagno idrico.
Il tentativo di rimuovere lo strato superiore di terra e sostituirlo con ghiaia fine e un nuovo strato di terreno per favorire il drenaggio e impedire che l’acqua del prato raggiunga le radici è un approccio interessante. Questa tecnica può effettivamente aiutare a prevenire l’umidità eccessiva intorno alle radici degli ulivi, e sembra che tu abbia ottenuto dei miglioramenti.
Tuttavia, è importante ricordare che ogni situazione può essere diversa in base al tipo di terreno, clima, varietà di olivo e pratiche di gestione del prato. Inoltre, è fondamentale assicurarsi che gli ulivi ricevano le nutrienti essenziali attraverso una concimazione bilanciata, che sia in grado di compensare le eventuali mancanze del terreno in cui sono piantati.
Riguardo alla semina del prato intorno agli ulivi, questa pratica può avere sia vantaggi che svantaggi. Un prato può contribuire a mantenere l’umidità del terreno e a proteggere contro l’erosione, ma se l’acqua usata per irrorare il prato raggiunge le radici degli ulivi, può creare problemi di eccesso di umidità, come hai correttamente osservato.
In sintesi, la chiave sta nel trovare il giusto equilibrio tra le necessità idriche degli ulivi e quelle del prato. Potrebbe anche essere utile consultare un agronomo o un esperto di coltivazione dell’olivo per una valutazione più approfondita delle tue pratiche agricole e per ottenere consigli su misura per le tue specifiche condizioni.
Grazie ancora per il contributo al dibattito sulla coltivazione e sulla cura dell’olivo, è sempre utile scambiare esperienze e conoscenze su queste tematiche.
Interessante da aprofondire
Ti ringrazio per il tuo commento!
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