Identificazione dei sintomi
Colpisce soprattutto le foglie ma anche rametti e frutti, sulle foglie si manifesta con macchie tondeggianti di circa 10 mm di diametro di colore grigio e contornate da una banda brunastra. Nei periodi più caldi compare un alone giallo. L’insieme delle macchie e degli aloni crea l’immagine degli occhi della coda del pavone da cui prende il nome comune della suddetta malattia. Le foglie colpite sono soggette a filloptosi e di conseguenza le piante attaccate conseguono una perdita di produzione. Sui rametti la malattia si manifesta nella parte erbacea, il sintomo si evidenzia con maculature analoghe a quelle delle foglie; i frutti, invece, vengono attaccati occasionalmente dal fungo che mostra macchie di alcuni millimetri di diametro, infossate e di colore brunastro.
Ciclo biologico
La Spilocaea oleaginea si mantiene attiva tutto l’anno ma può avere periodi di quiescenza in caso di: – periodi molto caldi e siccitosi; – in inverno a seguito di forti abbassamenti di temperatura. Lo sviluppo del fungo è favorito da periodi di pioggia con temperature superiori ai 5 °C; esso è endofita, predilige la penetrazione attiva e si riproduce tramite i conidi che si portano alla superficie dell’organo colpito e si disperdono con le piogge. Il periodo di incubazione della malattia varia da un paio di settimane ad alcuni mesi.
Lotta
La lotta è di tipo chimico e segue i principi di lotta guidata ed integrata; la tecnica di campionamento prevede una soglia d’intervento pari al 30-40% di foglie colpite. In caso di superamento della soglia si interviene a febbraio-marzo ed a ottobre con prodotti: – rameici (ossicloruri, idrossidi di rame e poltiglia bordolese); – zineb; – ziram.