Sostanze di Base: La nuova agricoltura 2.0
Cosa sono le Sostanze di Base per Agricoltura?
A cosa servono?
Sono efficaci?
Se ti posto una di queste domande e non hai ancora trovato una risposta esaustiva, sei nel posto giusto!
In questo articolo troverai tutto ciò di cui hai bisogno per scoprire questa interessante categoria di sostanze, ammesse in Agricoltura Biologica dall’Unione Europea.
Nel grande gruppo delle Sostanze di Base troviamo alcune molecole già conosciute e comprovate come il Chitosano e altre altrettanto valide, studiate e testate ma ancora poco conosciute dal mondo agricolo dal punto di vista commerciale.
Questa categoria non ha niente a che fare con i classici pesticidi che conosciamo ma sono una valida e interessante alternativa per chi vuole produrre prodotti agricoli sani e di qualità.
Che cosa sono le Sostanze di Base?
Le Sostanze di Base hanno una riconosciuta efficacia fitoprotettiva. Sono sostanze che conosciamo e utilizziamo naturalmente in ambito alimentare e hanno un effetto accertato e testato, seppur lieve, nel controllo di alcuni patogeni.
Questa categoria rappresenta una grande opportunità per l’agricoltura italiana, che sia Biologica o Integrata.
Oggi le sostanze di Base sono 23 ma l’elenco tende a crescere anno per anno.
Le Sostanze di Base devono essere utilizzate con cura, controllando attentamente l’etichetta e i dosaggi, in quanto sono prodotti molto specifici, utilizzabili solo su alcune colture e contro alcune fitopatologie.
Come si utilizzano le sostanze di Base?
Le Sostanze di Base si possono utilizzare sole o anche in sinergia con altri presidi fitosanitari, in modo da ottenere una strategia di difesa a residuo zero, oppure con principi attivi percentuali inferiore al limite residuo ammesso per le colture.
Il loro utilizzo varia in base alla molecola e al patogeno target.
Alcune sostanze possono essere utilizzare per fogliare, per il trattamento dei semi o anche per applicazione al suolo.
Ogni molecola ha un proprio report scientifico pubblicato dall’Unione Europea che registra l’efficacia e i vari modi d’uso.
Come acquistare le Sostanze di Base?
Le Sostanze di Base sono facilmente accessibili per l’agricoltore, in quanto non è necessario il patentino per poterle utilizzare e sono sicure, in quanto utilizzate precedentemente in campo alimentare, nella cosmesi e nella farmacopea.
Per queste sostanze non è prevista la registrazione sul quaderno di campagna.
Le Sostanze di Base sono ottimi rimedi per Orto o piante ornamentali! Utilizzando queste molecole non useremo prodotti chimici nel nostro orto o in casa, nella cura delle nostre piante ornamentali.
Chi autorizza l’uso di queste sostanze?
Le Sostanze di Base sono studiate e testate dall’Efsa https://www.efsa.europa.eu/it ente europeo che certifica la sicurezza alimentare.
Una volta approvata la bassa tossicità, l’efficacia e il target di utilizzo, vengono pubblicati i report scientifici dove sono riportati: modo d’uso, coltura, dosaggio, e parassita/patogeno target.
L’Unione Europea le definisce come sostanze che non sono potenzialmente pericolose, non possiedono una capacità intrinseca di provocare effetti nocivi sul sistema endocrino o effetti neurotossici o immuno-tossici; non sono utilizzate principalmente per scopi fitosanitari ma sono comunque utili a tal fine.
In sintesi le Sostanze di Base sono sostanze o prodotti già commercializzati per altri fini, per esempio per usi alimentari come abbiamo già detto ma che possono ugualmente trovare utile impiego per scopi fitosanitari.
Le sostanze di base attualmente autorizzate sono 23, ma molte sono in fase di approvazione.
Per scoprire l’elenco completo con relative schede tecniche di utilizzo, puoi cliccare a questo link:
Quali sono le Sostanze di Base?
Di seguito troverai l’elenco aggiornato delle 23 Sostanze di Base ammesse per l’utilizzo in Agricoltura Biologica e Integrata.
Come vedrai, ad ogni molecola sarà associato il link al report scientifico europeo e un estratto dei dosaggi.
Sostanze di Base: Equisetum Arvense
L’Equiseto, estratto da Equisetum arvense, pianta arbustiva nota anche come Coda di Cavallo, è una sostanza con alta concentrazione in Silicio.
Il suo utilizzo ha una potente azione rinforzante sulla pianta, in particolar modo sui tessuti delle cellule vegetali.
L’applicazione dell’Equiseto stimola i meccanismi di difesa delle piante, grazie al Silicio, ai sali di Potassio e Magnesio, ma anche a Flavonoidi e Tannini.
La pianta soffrirà meno eventuali stress abiotici, dovuti a salinità, alte o basse temperature e stress meccanici.
Viene utilizzato in maniera preventiva nel controllo di Muffe, Alternariosi e Ruggini, in modo da limitare l’utilizzo di sostanze chimiche.
L’Equiseto ha azione fungicida nei confronti di:
- Ticchiolatura, Oidio e Bolla del Pesco;
- Peronospora e Oidio della Vite; Oidio e Pythium del Cetriolo;
- Alternaria e Septoria del pomodoro.
Link al report scientifico dell’Efsa sull’Equisetum Arvense
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Sostanze di Base: Il Chitosano
Il Chitosano è estratto dall’esoscheletro dei crostacei ed è regolamentato dalla Comunità Europea come Sostanza di Base ed è indicato per agricoltura come biostimolante e potenziatore delle difese endogene delle piante, per orto e frutticole.
La Chitina è anche un componente della parete cellulare dei funghi.
Applicato per via fogliare, la pianta avverte un pericolo che in realtà non c’è.
In questo modo stimola i suoi meccanismi difensivi naturali e crescerà più forte e sana, in presenza di un eventuale attacco parassitario, la pianta sarà pronta ad affrontarlo!
L’applicazione di Chitosano per via fogliare e per il trattamento dei semi, aumenta dopo poche ore i livelli di ormoni endogeni, in particolare l’acido indolacetico (un ormone della crescita molto importante nelle piante, strettamente correlato allo sviluppo delle radici) e l’acido giberellico (promotore della formazione dei germogli laterali, regolatore della crescita dei frutti, induttore della mitosi, etc.). Questo stimola la pianta a difendersi autonomamente dagli attacchi dei patogeni esterni.
Il Chitosano è considerato un elicitore, avente un effetto fungicida e battericida attraverso lo stimolo dei meccanismi di difesa delle piante.
Link al report scientifico dell’Efsa sul Chitosano
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Sostanze di Base: Lecitina di Soia
La lecitina è una sostanza naturale ottenuta dalla Saia, contenente alte concentrazioni di Fosfolipidi e Fosfatidilcolina.
Questa sostanza è compatibile con l’ambiente ed è innocua per uomo e fauna.
In agricoltura la Lecitina di Soia ha un’azione preventiva e fungistatica, in quanto chiude le vie principali di penetrazione. Controlla efficacemente patologie come: Lebbra, Ticchiolatura, Oidio, Bolla del pesco, Monilia e Peronospora.
Rafforza e conferisce elasticità alle pareti cellulari della pianta e dei frutti prevenendo varie fisiopatie come: cracking, scottature etc.
Usato in prossimità della raccolta conferisce ai frutti una maggiore durezza, brillantezza e colore, aumentandone la qualità e le caratteristiche organolettiche.
La Lecitina ha un azione Fungicida nei confronti di:
- Oidio del Melo, dell’Uva Spina, Cetriolo, Lattuga, piante Ornamentali, Fragola e Carota;
- Peronospora della Vite, della Patata e del Pomodoro;
- Alternaria della Cicoria.
Link al report scientifico dell’Efsa sulla Lecitina di Soia
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Sostanze di Base: Bicarbonato di Sodio
Il Bicarbonato di Sodio è una sostanza comunemente utilizzata nell’igiene personale e domestica, come sbiancante, disinfettante, antiacido e digestivo.
Il Bicarbonato di Sodio è un sale a reazione alcalina. Applicato in soluzione sulla vegetazione, reagisce innalzando il pH della superficie fogliare, creando un ambiente inospitale per i funghi, i quali necessitano di un ambiente sub acido per proliferare. Inoltre l’aumento della pressione osmotica sulle foglie blocca la germinazione delle spore fungine.
Oltre a rientrare tra le Sostanze di Base, il Bicarbonato di Sodio in Italia è considerato un Corroborante, una sostanza di origine naturale che migliora la resistenza delle colture a possibili stress, sia biotici che abiotici.
Il Bicarbonato di sodio ha azione fungicida nei confronti di:
- Oidio di Ortaggi vari e piante Ornamentali; Oidio della Vite;
- Ticchiolatura del Melo;
- Muffe Blu e Verde da stoccaggio (Pennicillium italicum, Pennicillium digitatum) su Agrumi, Ciliegie, Mele e Papaya).
Link al report scientifico dell’Efsa sul Bicarbonato di Sodio
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Sostanze di Base: Perossido di Idrogeno
Il Perossido di Idrogeno è un acido debole, ha forti proprietà ossidanti ed è quindi un potente agente sbiancante, viene infatti utilizzato come sbiancante per la carta, ma ha anche trovato uso negli anni come agente disinfettante e ossidante.
Il Perossido di Idrogeno è un componente ben studiato delle cellule viventi e svolge ruoli importanti nella difesa e nelle reazioni biosintetiche ossidative.
Il Perossido di Idrogeno è stato utilizzato negli anni come un universale disinfettante ecologico, sicuro e non tossico per le persone e l’ambiente. Fornisce alta efficacia nel controllo di microrganismi in tutte le possibili applicazioni, aria, acqua, superfici e suolo; è infatti considerato un potente antibatterico, fungicida, virucida, amebicida e alghicida.
Il Perossido di Idrogeno ha azione Fungicida e Battericida. Viene utilizzato come:
- Disinfettante per utensili da taglio per la prevenzione di batteri antagonisti del suolo (Ralstonia Solanacerum);
- Disinfettante per utensili da taglio per la prevenzione della Muffa Grigia (Botrytis cinerea);
- Per il trattamento dei semi nei confronti della Maculatura Batterica (Xanthomonas campestris pv. vitians) su Lattuga;
- Per il trattamento dei semi nei confronti dei funghi patogeni (Alternaria zinnia, Alternaria alternata, Fusarium Spp.) su colture floricole.
Link al report scientifico dell’Efsa sul Perossido di Idrogeno
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Sostanze di Base: Olio di Girasole
L’Olio di Girasole è una sostanza ottenuta dai semi di girasole (Helianthus annuus), è comunemente utilizzato nell’alimentazione e nella formulazione di cosmetici come emolliente.
L’Olio di Girasole è altamente raffinato e controlla insetti vettori di virus, funghi patogeni, ragnetti ed altre patologie fungine.
Come documentato dagli studi dell’EFSA, l’Olio di Girasole risulta un ottimo antiodico di contatto.
Dallo studio ”Effects of Sunflower Oil on Tomato Powdery Mildew Caused by Oidium neolycopersici” condotto dal Dipartimento di Patologia Vegetale di Taiwan, l’Olio di Girasole risulta il più efficace antiodico, confrontato con altri oli vegetali (olio di colza, olio di mais, olio di semi d’uva, olio di arachidi, olio di cartamo, olio di semi di soia).
Applicato sulla pagina superiore delle foglie, inibisce la germinazione dei conidi fungini e lo sviluppo del micelio del patogeno.
Applicato sulla pagina inferiore della foglia, non si evidenziano effetti evidenti sul controllo dell’Oidio (lieve attivazione meccanismi di difesa).
L’Olio di Girasole riduce la crescita dei funghi e la germinazione delle spore sulle superfici trattate. Inoltre, modifica e devitalizza la struttura della membrana cellulare.
Ha un’azione fungistatica che si esplica in maniera preventiva bloccando la crescita dei funghi patogeni.
L’Olio di Girasole ha azione fungicida e insetticida nei confronti di:
- Afide Lanigero del Melo; Afidi e Acari di Melo, Pesco, Ciliegio, Pero, Cotogno;
- Acaro della Vite;
- Afide della Patata e Acari su Ortaggi vari.
Link al report scientifico dell’Efsa sull’Olio di Girasole
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Conclusioni
Queste sono solo alcune delle 23 Sostanze di Base ammesse dall’unione Europea per l’utilizzo in Agricoltura. Il Chitosano è probabilmente il più conosciuto e testato, ma come abbiamo visto, tante altre sostanze sono disponibili sul mercato.
Se vuoi consultare l’elenco completo, trovi di seguito due link utili:
- Link Unione Europea
- Link categoria Sostanze di Base
L’opera di rinnovamento dei principi attivi dei classici fungicidi e insetticidi è in atto: bisogna solo cambiare prospettiva!
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