Identificazione dei sintomi
La Tignola del pesco è un lepidottero. Gli adulti sono farfalle di medie dimensioni (CIRCA 12-15 mm di apertura alare); le ali anteriori sono di colore grigio-scuro con striature lineari chiare e scure, le ali posteriori sono di colore chiaro. Le ali sono frangiate. Le larve sono tipicamente zonate con fasciature segmentali rossastre e zone intersegmentali giallo-acrace o chiare Il loro capo è scuro e la lunghezza è di circa 15 mm. Il danno è determinato dallo stadio larvale che attacca i fiori, i frutti e i germogli. I danni sui fiori sono determinati dalle larvette che entrano nei boccioli e li distruggono. I danni sui germogli sono provocati dalle larve che penetrano al loro interno e scavano gallerie nella zona del midollo. I germogli appassiscono improvvisamente ed in modo caratteristico. Sui frutti le larve scavano gallerie nella polpa; spesso si evidenziano dei grumi di gomma che escono dai punti attaccati.
Descrizione dei danni arrecati
- Gli attacchi sui germogli sono poco dannosi ad eccezione dei frutteti. Al contrario, le pesche a precocità media o tardiva possono essere attaccate in proporzioni molto importanti.
Lotta
La lotta segue i criteri della lotta guidata ed integrata. Queste sfruttano le tecniche di campionamento e monitoraggio. Nel primo caso vengono controllati i germogli apicali e si interviene solo quando i germogli infestati rappresentano il 10% degli organi controllati. I trattamenti si eseguono con gli stessi prodotti indicati per la tecnica di monitoraggio. Nel monitoraggio vengono utilizzate delle trappole sessuali; la tecnica prevede:
- installazione delle trappole verso la fine di aprile;
- densità di trappole: 1-2 trappole per ettaro o per azienda;
- soglia d’intervento: 7-10 adulti catturati per trappola per settimana.
Gli interventi si eseguono: – dopo 14-15 giorni dal superamento della soglia per la larve di prima generazione; – dopo circa 4-6 giorni dal superamento della soglia con Azinfos-metile, Carbaril, Fenitrotion, Triclorfon, Quinalfos, Diazinone.
Tra i nemici naturali ricordiamo solamente un Imenottero parassitoide: Paralitomastix variicornis. In determinate condizioni operative è possibile applicare il metodo della confusione sessuale o disorientamento dei maschi.
Descrizione fisica
Adulto: da 14 a 16 mm di apertura alare. Ali molto strette. Quelle anteriori grigio nere o brune, presentano dei raggi longitudinali neri, ed una grande macchia bruna al centro del bordo anteriore. Le ali posteriori sono più larghe, grigie e frangiate. La testa porta 2 palpebre labiali grigie portate in avanti. – Uova: allungate e di colore arancione. – Bruco: dai 15 ai 16 mm, testa nera, addome bruno scuro con una stretta linea chiara al limite di ogni segmento che gli dona un aspetto anellato; pettine anale molto sviluppato.
Ciclo biologico
Sverna allo stadio di giovane larva in caratteristiche poste nella zona corticale. A fine inverno le larve possono già uscire; esse entrano nelle gemme a fiore e continuano l’attacco a germogli e ai gruppi fogliari. Questi attacchi sono molto dannosi per le piante in allevamento e quelle appena innestate. Gli adulti sfarfallano in maggio-giugno (primo volo).Le larve di queste generazioni danneggiano soprattutto i germogli. Gli adulti (secondo volo) sfarfallano in luglio-agosto ed originano una seconda generazione larvale che colpisce i frutti. Gli adulti del terzo volo compaiono a settembre; questi originano le larve di terza generazione che sono destinate a svernare. L’Anarsia compie tre generazioni all’anno.
Ciclo biologico
2 generazioni annuali. I bruchi dopo aver invernato abbandonano i loro nascondigli al momento dell’apparizione delle prime foglie e penetrano nei rami poi, complatata la lro cresita, passano alla ninfosi. Gli adulti depongono e alla schiusura delle uova, da luglio a fine settembre, i bruchi nuovo nati, penetrano nei germogli e soprattutto nei frutti poi passno alla ninfosi in una foglia o alla base del frutto. La deposizione è fatta sulle foglie e i giovani bruchi del 1° stadio si nascondono sotto la corteccia dei rami dell’anno per invernare.
Descrizione biologica
- Piante ospitanti: gli alberi da frutto a nocciolo,notamente il Pesco, ma anche l’Albicocco, il Pruno, il Mandorlo, ed il Ciliegio.
- Adulto: la femmina depone le sue uova isolatamente alla base delle foglie.
- Uova: durata dello sviluppo dai 12 ai 15 gg.
- Larva: il bruco scava delle gallerie nei giovani germogli e può anche attaccare da 5 ai 6 rami. Penetra ugualmente nei frutti, scava delle gallerie nella polpa e rosicchia il nocciolo.
- Ninfa: la ninfosi dura 10 gg.