Descrizione dei danni arrecati
La generazione estiva può provocare dei danni molto importanti alle colture del Sorgo e soprattutto del Mais. Le farfalle nate da questa generazione hanno la tendenza a somigliarsi; depongono allora nei prati e nelle praterie, particolarmente nelle praterie temporanee. I bruchi della generazione sucessiva raggiungono la loro taglia definitiva nelle correnti di ottobre- inizi di novembre e possono essere estremamente nocivi: ogni pianta attaccata è rosicchiata fino alla radice e la prateria può essere distrutta.
Descrizione fisica
- Adulto: farfalla di circa 35 mm di apertura alare. Le ali anteriori bruno mogano sono marcate al centro da una piccola macchia bianca e verso l’estremità, da piccoli punti neri disposti longitudinalmente. Le ali posteriori sono grigio sporco.
- Uova: biancastre, divise in linee comprendenti da 10 a 40 uova.
- Larva; da 30 a 35 mm, testa arrotondata, giallo verdastra, ornata di qualche linea scura; corpo da verdastro a bruno rossastro con tre linee longitudinali dorsali biancastre; banda longitudinale laterale gialla.
Ciclo biologico
3 generazioni annuali. L’invernazione viene effettuata dal bruco all’ultimo stadio o allo stadio di crisalide, il cui sviluppo è molto lento e prosegue durante tutto l’inverno. La ninfosi può aver luogo in inverno, si situa ciò nonostante frequentemente in aprile – maggio. Le farfalle volano verso la metà di maggio. Alla fine della crescita, i bruchi passano allo stadio di ninfosi in terra. Il secondo volo si produce in luglio agosto e il terzo in settembre ottobre. Possiamo osservare un accrescimento importante della popolazione tra il primo ed il terzo volo.
Descrizione biologica
- Piante ospitanti: le Graminacee delle praterie: Agrostis, Fleo, ma anche Mais, Sorgo, Miglio, Avena, Orzo, Riso, Erba medica, Trifoglio, Lino, Colza ecc.
- Adulto: le farfalle volano la notte, dal crepuscolo. Si acoppiano e depongono qualche giorno dopo la nascita.
- Fecondità: circa 700 uova il cui sviluppo embrionale dura dagli 8 ai 10 giorni.
- Larva: i bruchi si nutrono a spese degli steli e delle foglie delle Graminacee. Quando esse sono giovani, i loro movimenti sono limitati; si alimentano la notte e restano nascoste durante il giorno sull’ospitante o nelle vicinanze del suolo. Più vecchie, possono tentare di muoversi notte e giorno, notemente se la temperatura è elevata. In caso di forte pullulazione hanno la tendenza ad unirsi, e a muoversi in gruppi che possono arrivare a contare centinaia di migliaia di individui.
- Ninfa: durata dello sviluppo dalle 3 alle 4 settimane.