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Classificazione
Regno: Fungi
Divisione: Ascomycota
Classe: Sordariomycetes
Ordine: Diaporthales
Famiglia: Diaporthaceae
Genere: Phomopsis (Anamorfo di Diaporthe)
Specie: P. viticola (Sacc.) Sacc. 1915
Descrizione e sintomi
Phomopsis viticola è agente causale della necrosi corticale della vite (impropriamente chiamata escoriosi). Questa malattia interessa principalmente i primi 4-5 internodi di tralci di uno – due anni, provocando la comparsa piccole macchie scure bruno – violacee che si estendono fino a formare fessurazioni longitudinali, le quali confluendo possono, in caso di gravi infezioni, a rottura dei sarmenti. Spesso intorno a tali fessurazioni si osservano tacche più chiare di varie dimensioni. In prossimità delle aree interessatte da tali sintomi si osserva imbiancamento dei tralci, e formazione di punti neri ossia di frutticazioni del fungo (picnidi).
In primavera la malttia può provocare l’aborto delle gemme che rendono i tralci nudi facilmente identificabili.
Sulle foglie si osservano piccole macchie necrotiche circondate da alone clorotico che possono estendersi fino a interessare l’intera superficie e perforarsi.
I grappoli vengono colpiti raramente, sebbene quando colpito appare spargolo con il rachide imbunito e con acidi turgidi e violacei, anch’essi possono essere interessati dalla comparsa dei picnidi.
Biologia
Questo fungo è in grado di svernare come micelio nelle gemme, e come picinidi sui tralci infetti e interessati dalle predette fessurazioni longitudinali.
In primavera, grazie alle condizioni climatiche favorevoli (elevata umidità e temperature miti), hanno inizio le infezioni primarie ad opera delle picnidiospore liberate dai picnidi. Tali spore penetrano all’interno dei tessuti degli organi verdi (tralci e foglie) per via stomatica o attraverso piccole lesioni. I sintomi compaiono dopo circa 20-30 giorni dall’infezione rendendo difficoltosa la diagnosi precoce della malattia.
La TRASMISSIONE DELLA MALATTIA Può AVVENIRE ANCHE GRAZIE ALLE SCORRETTE PRATICHE DI INNESTO, rappresentando una delle principali modalità di trasmissione.
Danni
La progressione della malattia induce al disseccamento di intere branche., e morte delle gemme basali. Gli attacchi di Phomopsis viticola inducono ad un indebolimento della pianta con conseguente riduzione della produzione e della qualità delle uve
Lotta
La lotta contro la necrosi corticale della vite si base su interventi preventivi volti ad evitare il lussureggiamento della vegetazione e ad eliminare le fonti di inoculo, e chimici
Prevenzione
Si consiglia: una potatura di rimonda al fine di eliminare i tralci malati.; di non trinciare sarmenti ma allontanarli dal vigneto e bruciarli; evitare l’irrigazione soprachioma; effettuare UNA POTATURA VERDE al fine di favorire una buona circolazione; non eccedere con le concimazioni azotate, in quanto predispongono gli organi verdi alle infezioni secondarie; impiegare materiale di propagazione certificate.
Interventi chimici
Nelle prime fasi di germoglia mento si può intervenire 3-4 volte con zolfo bagnabile, con una periodicità di circa 10 giorni.
In casi di infezioni gravi registrate nell’annata precedente, è necessario intervenire prima della ripresa vegetativa al fine di eliminare le forme ibernanti del patogeno, con zolfo, prodotti rameici, Ditiocarbammati (mancozeb e metila), oppure prodotti endoterapici come Cimoxanil, Dimetomorf, Fosetil di alluminio, coformulati con il Mancozeb. In zone endemiche e favorevoli al patogeno i suddetti interventi possono essere eseguiti anche in estate.