Descrizione dei danni arrecati
Questo individuo è molto nocivo sulla Colza. I danni sono essenzialmente dovuti alla deposizione. La presenza di uova negli steli provoca necrosi dei tessuti in via di crescita, e deformazioni caratteristiche: nanismo, torsione, scheggiature, e disseccamento prematuro dovuto spesso all’istallazione di un parassita secondario, Phoma. La Colza è più sensibile alla ripresa della vegetazione, alla fine dell’inverno (steli da 2 a 20 cm).
Descrizione fisica
- Adulto: di colore grigio cenere da 3 a 4 mm di lungheza. Elitre nero piombo ornate da fini striature separate da larghi intervalli ricoperti da cori peli grigiastri. La larva è apode; misura dai 6 agli 8 mm di lunghezza. Testa nerastra nei primi due stadi, gialla al terzo. Corpo bianco al primo stadio, colorato al secondo, giallo al terzo.
Ciclo biologico
1 generazione annuale. L’adulto resta nel suo bozzolo ninfale fino all’inizio dell’inverno e abbandona il suolo solo al momento della ripresa dell’attività. I primi nati si registrano, a seconda di annata e regioni, dalla fine di gennaio alla fine di marzo.
Descrizione biologica
- Piante ospitanti: gli adulti si nutrono su numerose varietà di Crucifere ma la deposizione avviene solo su Colza, Rapetta (Brassica campestris oleifera), Cavolo, Rapa, Ravanello (Brassica rapa). L’adulto inverna nel suolo delle colture della Colza dell’anno precedente. Dalla nascita si nutre di Crucifere spontanee. In giornate assolate vola verso nuove Colze, si lascia cadere nel centro del campo e progredisce rapidamente nell’appezzamento. La deposizione comincia 10 o 20 giorni dopo la prima uscita.
- Uova: la femmina depone all’interno dei giovani steli in via di sviluppo, giusto al di sopra del germoglio terminale. Lo sviluppo embrionale dura più settimane.
- Larva: 3 stadi, che durano in tutto dai 30 ai 40 gg sulla Colza d’inverno. Si nutre del midollo degli steli; arriva a maturità e fora un buco a livello dell’inserzione del picciolo di una foglia bassa, guadagnando il suolo per sprofondarvi e passare alla ninfosi che dura circa 25 gg.