Descrizione dei danni arrecati
I danni possono essere diversi, di solito diminuisce la produzione dei fiori, ma in casi più gravi compromette l’intera produzione. La lotta di tipo chimica effettuata in condizioni climatiche di rischio, va effettuata con composti a base di Zolfo, Dinocap, Fenarimol, Propiconazolo, Bitertanolo, Bupirimate, Pirazofos, Triforine.
Descrizione fisica
I sintomi di questa malattia si rilevano su foglie, germogli, e sui fiori della pianta sotto forma di macchie biancastre costituite da leggera muffetta polverulenta che può evolvere ed espandersi ulteriormente. In condizioni favorevoli ambientali la malattia ha un rapido sviluppo con conseguente accartocciamento e caduta anticipata delle foglie.
Ciclo biologico
Il ciclo può essere: micelio – conidi – micelii e nuovo ciclo dal micelio. Oppure da ascospore – micelio – conidi – micelii – cleistoteici – aschi – ascospore.
Descrizione biologica
Il patogeno è un ascomicete che si sviluppa sulla superficie esterna della pianta e ne trae le sostanze nutritive mediante organi detti austori. La diffusione della malattia avviene attraverso conidi che vengono trasportati principalmente dal vento. In condizioni di Temperatura sui 20 – 24 °C e umidità relativa sull’ 80 – 90% , i conidi germinano originando nuovo micelio e nuove infezioni sulle piante. La pioggia ostacola lo sviluppo della malattia. Lo svernamento avviene attraverso il micelio protetto dalle gemme, oppure attraverso i cleistoteici che vengono prodotti dal micelio in autunno. Ogni cleistoteicio contiene un asco che a sua volta contiene le ascospore che vengo liberate in primavera per avviare un nuovo ciclo.