Identificazione dei sintomi
E’ simile al congenere Hyalopterus amygdali del Pesco. E’ verdastro e vive in colonie sulla pagina fogliare inferiore. Produce una forte quantità di melata che determina asfissia ed ustioni per effetto lente della melata stessa. Le foglie ed i germogli colpiti non si accartocciano intensamente ma si deformano lievemente manifestando anche una leggera atrofia. Questo Afide sembra avere un ruolo attivo quale vettore delle virosi, soprattutto della Vaiolatura ad anello.
Descrizione dei danni arrecati
Questo afide attacca generalmente il fogliame nella sua totalita’: le sue punture, infatti, provocano una caduta precoce delle foglie, l’atrofia dei frutti ed una riduzione notevole della rigogliosita’ dell’ albero.
Lotta
I trattamenti vengono effettuati alla comparsa delle prime colonie sulle foglie e sui germogli utilizzando: – prodotti specifici (Pirimicarb, Etiofencarb, Eptenofos); – prodotti a largo spettro d’azione (Acefate, Dimetoato, Fenitrotion).
Descrizione fisica
Adulto attero; ha una lunghezza di 2,5/ 3mm, di forma ovale, stretto, colore verde chiaro, ricoperto da una pruina farinosa di color bianco. Gli occhi sono di colore rosso scuro, le antenne sono uguali alla meta’ del corpo, la coda e’ conica. Le cornicula sono due volte piu’ lunghe che larghe.
Ciclo biologico
Ha un ciclo dioico e svolge il suo ciclo tra i Prunus (ospiti primari) e alcune piante spontanee quali le canne di palude (ospiti secondari). Questo Afide supera l’inverno allo stadio di uovo sull’ospite primario, al di sotto dei rametti o alla base delle gemme. In primavera si hanno alcune generazioni che persistono sul Susino fino all’estate, in seguito si trasferisce sull’ospite secondario. Successivamente ritornano sul Susino per ovideporre.
Ciclo biologico
Una grande quantita’ di Afidi sono atteri e restano sulle piante ospitanti primarie. Inoltre in estate appaiono gli individui alati che non venno sul Calamo ma si disperdono per la maggior parte su altre Drupacee.
Descrizione biologica
- Specie eterogonica: gli ospitanti primari sono principalmente il Susino, lo Spino nero (Prunus spinosa), piu’ raramente l’Albicocco ed il Pesco. Le piante secondarie, sono il Calamo (Phragmites austrelis, Arundo donax) e la Molinia caerulea. Le uova d’inverno, deposte in una piccola quantita’ sui tronchi e sui rami delle piante ospitanti primarie, si schiudono con la corrente del mese di aprile. Si succedono dalle 2 alle 3 generazioni di atteri e pullulano generalmente sulla facciata inferiore delle foglie che si accartocciano molto dolcemente e prendono un coloritoverde pallido. A partire dalla terza generazione (fine maggio), appaiono alcuni individui alati che emigrano sulle piante ospitanti secondarie. Qui, questi danno vita a degli atteri que si mantengono sullo strato superiore della foglia. Nel corso dell’ estate appaiono individui alati che si disperdono poi sul Calamo. A partire dal mese di agosto i sessupari alati e maschi tornano sulle piante ospitanti primarie.