Classificazione
Classe: Aracnidi
Ordine: Acariformes
Famiglia: Eriophydae
Genere: Calepitrimerus
Specie: C. vitis (Nalepa)
Sin.: Epitrimerus vitis (Nalepa), Phyllocoptes vitis (Nalepa)
Descrizione
Acaro di minuscule dimensioni (0,15-0,20 mm), di forma allungata e di colore giallastro.
Biologia
Il ciclo inizia a primavera con le femmine svernanti (deutogine) riparatesi nelle gemme e sotto la corteccia (ritidoma). Queste femmine iniziano l’attività trofica e a deporre le uova a scapito delle gemme ingrossate; successivamente dopo circa 8-10 giorni dalle uova schiudono altre femmine (protogine) e maschi. Questa nuova popolazione rimane sui tralci fino all’inizio di giugno per poi migrare sulle foglie in accrescimento. La comparsa delle femmine svernanti avviene già da agosto e il loro trasferimento ai luoghi di svernamento si conclude verso settembre e la metà di ottobre. Può svolgere 3-4 generazioni all’anno.
Danni
I danni provocati dagli eriofidi, al risveglio vegetativo della vite, variano dall’imbrunimento delle perule all’accecamento di alcune gemme, nonchè un ritardato sviluppo del germoglio. Quest’ultimo appare rachitico e con i nodi molto ravvicinati e grappoli piccoli e atrofizzati. Il vigneto infestato mostra spesso un germogliamento difforme e con piante dall’aspetto cespuglioso per la schiusura di gemme latenti. Per le uve da tavola i danni da acariosi possono interessare anche i grappoli. Gravi attacchi durante l’invaiatura provocano rugginosità sul rachide, con notevole deprezzamento del prodotto.
Lotta
Non si prevedono interventi specifici, normalmente viene ben controllato dagli eventuali acaricidi e insetticidi a spettro collaterale acaricida. Il normale utilizzo di zolfo contro l’oidio frena lo sviluppo eccessivo degli eriofidi.