Paecilomyces lilacinus

Scheda generale

Paecilomyces lilacinus è il primo nematocida di origine microbiologica che ha raggiunto la registrazione in Italia.
P. lilacinus è un microrganismo ubiquitario, noto per la sua azione antagonistica nei confronti di diverse specie di nematodi fitoparassiti tra cui Meloidogyne spp, Globodera spp, Heterodera spp, Pratylenchus spp e Rhadopholus similis.

Impieghi autorizzati e intervalli di sicurezza (in gg)

  • Decreto 19 aprile 2006 (GU n. 162 del 14-7-2006):

Altri impieghi:
Trattamento al terreno per il controllo dei nematodi galligeni del genere Meloidogyne spp.

LMR Limiti Massimi di Residui (mg/kg)

  • Regolamento (CE) n. 500/2013 del 30 maggio 2013:

Paecilomyces lilacinus ceppo 251: sostanza attiva inserita nell’allegato IV del regolamento (CE) n. 396/2005 che riporta l’elenco delle sostanze attive valutate a norma della direttiva 91/414/CEE per le quali non sono necessari LMR, di cui all’articolo 5, paragrafo 1.

LMR Limiti Massimi di Residui (in mg/Kg = ppm)

  • Decreto 19 aprile 2006 (GU n. 162 del 14-7-2006):

Esente dal’indicazione.

Agricoltura Biologica

Microrganismi: sostanza attive utilizzabili in agricoltura biologica a norma del regolamento (CEE) n. 2092/91 poi abrogato e sostituito dal regolamento (CE) n. 834/2007 del 28 giugno 2007 che ne ha confermato l’uso in agricoltura biologica (vedi allegato II del regolamento (CE) n. 889/2008 poi modificato con regolamento n. 354/2014 dell’8 aprile 2014).
Descrizione, requisiti di composizione, condizioni per l’uso: Prodotti specificati nell’allegato del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione non provenienti da OGM.

Altre disposizioni

  • Direttiva 2008/44/CE della Commissione del 4 aprile 2008 che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio per includere benthiavalicarb, boscalid, carvone, fluoxastrobin, Paecilomyces lilacinus e prothioconazole come sostanze attive.
  • Decreto 1 agosto 2008 (GU n 264 del 11-11-2008)

Inclusione delle sostanze attive benthiavalicarb, boscalid, carvone, fluoxastrobin, Paecilomyces lilacinus e prothioconazole nell’allegato I del decreto legislativo 17 marzo 1995, n 194, in attuazione della direttiva 2008/44/CE della Commissione

Meccanismo d’azione

L’attività nematocida di P. lilacinus si basa esclusivamente sul parassitismo, in quanto non è stata verificata la produzione di alcuna tossina.
 
P. lilacinus agisce principalmente contro le uova e le larve di II stadio dei nematodi, ma può attaccare anche le femmine sedentarie. Le spore dell’antagonista fungino germinano e il micelio si accresce in direzione delle uova. Possono essere infettate uova di ogni età all’inizio dello sviluppo embrionale e con larve di I età già sviluppate all’interno. L’ifa fungina forma un appressorio e penetra il corion dell’uovo grazie alla formazione di alcuni enzimi quali proteasi e chitinasi.
 
L’attività nematocida si basa esclusivamente sul parassitismo, in quanto non è stata verificata la produzione di alcuna tossina. Le ife dell’antagonista possono penetrare anche gli stadi infettivi dei nematodi o le femmine sedentarie attraverso le aperture naturali del corpo o direttamente senza la formazione di un appressorio.
 
P. lilacinus uccide il nematode nutrendosi del suo contenuto corporeo conducendolo alla morte nel giro di qualche giorno.
(testo tratto dalla brochure del prodotto Bioact WG (reg. n. 13016) distribuito da Intrachem Bio Italia)

Aspetti applicativi

Nematocida di origine biologica utilizzabile su tutte le colture orticole, arboree ed ornamentali infestate da nematodi galligeni del gen. Meloidogyne. 

Spettro d’azione

Esercita una azione antagonistica nei confronti di diverse specie di nematodi fitoparassiti tra cui Meloidogyne spp, Globodera spp, Heterodera spp, Pratylenchus spp e Rhadopholus similis. 

Formulazioni

Granuli idrodispersibili 

Modalità d’impiego

Il prodotto va applicato al terreno in diversi momenti come indicato di seguito, va diluito in acqua e mantenuto in agitazione durante la somministrazione in quanto le spore del fungo antagonista devono essere sospese nel veicolo acquoso e quindi dare origine ad una distribuzione ottimale.

 
Il trattamento al terreno mira ad incrementare il numero di propaguli dell’antagonista nel periodo di coltivazione, in modo da assicurare un elevato contenimento dei nematodi galligeni.
 
Il programma di interventi prevede le seguenti applicazioni:
1) trattamento in pre-trapianto
2) trattamento sulle piantine
3) trattamenti in post-trapianto a cadenza di 6 settimane uno dall’altro.
Fare riferimento a quanto riportato in etichetta per le modalità di impiego del prodotto.
 
Una abbondante quantità di acqua favorisce la distribuzione ottimale del prodotto nella rizosfera e incrementa l’efficacia. Il prodotto può essere utilizzato anche in strategie di lotta integrata in combinazione con altri nematocidi di sintesi e/o con azadiractina (Neem Azal). Ad esempio può essere impiegato durante il periodo di coltivazione della coltura dopo un trattamento nematocida eseguito in pretrapianto oppure essere utilizzato in miscela con Azadiractina a dosaggi ridotti.
 
Il prodotto è compatibile con i bombi impollinatori, gli ausiliari e non manifesta alcuna fitotossicità.
Il prodotto non è miscibile con fungicidi e può essere applicato sia in agricoltura biologica che in lotta integrata.

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