IMAZOSULFURON

Scheda generale

NOME CHIMICO

1-(2 chloroimidazo 1,2 a pyridin-3-ylsulfonyl)-3-(4,6-dimethoxy-pyrimidin-2-yl) urea (IUPAC)

GRUPPO CHIMICO

Solfoniluree

STATO FISICO

polvere cristallina, bianca

DENSITA’

1,051 g/ml (20 °C)

INFIAMMABILITA’

non infiammabile

Dati tratti da una nota tecnica a cura del Settore R&D; di SIPCAM SpA.

IMPIEGHI AUTORIZZATI E INTERVALLI DI SICUREZZA (gg)
  • Decreto 27 agosto 2004 (GU n 292 del 14 dicembre 2004, Suppl Ord n 179):
Riso

Meccanismo d’azione

La molecola viene assorbita principalmente dalle giovani foglie, parzialmente dalle radici e traslocata verso gli apici meristematici e radicali. Si caratterizza per una elevata sistemicità e per l’inibizione dell’enzima acetolattatosintetasi (ALS), indispensabile per la sintesi di aminoacidi a catena ramificata (valina, leucina, isoleucina). L’attività si manifesta inizialmente con l’arresto della crescita delle piante (arresto della divisione cellulare) a cui seguono a distanza di 1-2 settimane fenomeni di clorosi e antocianosi dei tessuti più giovani a cui fa seguito la necrosi degli apici vegetativi e la morte delle piante entro 3-4 settimane.

Testo tratto da una nota tecnica a cura del Settore R&D; di SIPCAM SpA.

Aspetti applicativi

Diserbo del riso.

SPETTRO D’AZIONE

Imazosulfuron alla dose di 90 g/ha di p.a. evidenzia un’ elevata efficacia nei confronti di numerose infestanti appartenenti alla famiglia delle Cyperacee, Butomataceae, Alismatacee e altre specie minori presenti in risaia, come ad esempio Sparganium erectum, Potamogeton spp. e alcune composite (Bidens spp). Prerogative della molecola sono una spiccata azione devitalizzante nei confronti delle Cyperacee, in particolare Scirpus mucronatus (da seme), Cyperus serotinus, Cyperus esculentus e Scirpus maritimus.

Tabella che riassume lo spettro di azione sulle principali infestanti della risaia:

Bolboshoenus (Scirpus) maritimus (p) S-MS

Schoenoplectus(Scirpus) mucronatus (a-p) S

Cyperus difformis (a) S-MS

Cyperus esculentus (p) S

Cyperus serotinus (p) S

Butomus umbellatus (p) S

Alisma lanceolata (p) S

Alisma plantago-aquatica (a-p) S

Sagittaria sagittifolia (p) S

Heteranthera reniformis (a) MS-MR

Heteranthera rotundifolia (a) MS-MR

Heteranthera limosa (a) MS

Sparganium erectum (p) S-MS

Typha latifolia (p) S-MS

Bidens spp S

Ammania coccinea (a) S-MS

Potamogeton natans (p) S-MS

Legenda :

S sensibile (controllo > 95%);

MS : mediam sensibile (controllo 70-95%);

MR : mediamente resistente (controllo 50-70%)

(a) : specie annuale ; (p) : specie perenne

Lo spettro di sensibilità riportato per alcune specie è in funzione dello stadio di sviluppo delle infestanti, dove, soprattutto per le specie perennanti, la maggiore sensibilità all’erbicida si ha nei primi stadi di crescita.

MODO D’AZIONE

Imazosulfuron viene assorbito sia per via fogliare che radicale, venendo poi traslocato ai tessuti meristematici. La molecola agisce in modo analogo a quello di altri erbicidi solfonilureici, inibendo nelle specie sensibili la sintesi di aminoacidi. Ciò causa l’immediato arresto della crescita dei germogli (entro poche ore), portando alla graduale devitalizzazione le infestanti sensibili.

FORMULAZIONI

Sospensione concentrata

MODALITA’ DI IMPIEGO

Modalità e dosi di impiego riferite a prodotti al 10% (107 g/l) di p.a. sotto forma di sospensione concentrata.

Il prodoto si impiega in post-emergenza precoce della coltura (da 20 a 30 giorni dopo la semina), con il riso allo stadio di 1-2 foglie vere e infestanti in fase di germinazione o all’inizio della crescita. Il prodotto si distribuisce o su risaia sgrondata (in caso di contemporaneo contenimento del giavone), oppure su risaia inondata; in questo caso mantenendo l’acqua ferma per 4-5 giorni dopo il trattamento.

La dose di impiego è di 0,8 l/ha di formulato distribuito con un volume di acqua di 200-500 l/ha, utilizzando attrezzature idonee ad ottenere una uniforme distribuzione della miscela. Le più recenti tecniche di diserbo in risaia, tendenti a ridurre il numero di interventi e le sempre maggiori difficoltà nella gestione dell’acqua, stanno valorizzando l’applicazione delle solfoniluree su risaia sgrondata, in miscela con graminicidi per il contemporaneo contenimento del giavone. Il prodotto ha evidenziato una spiccata sinergia nelle applicazioni in miscela con propanile, che ne potenzia l’azione anche sulle eterantere nei primi stadi di sviluppo. Inoltre, in caso di presenza di infestanti non graminacee in stadi avanzati di sviluppo, si consiglia l’aggiunta di MCPA. Questa miscela è sempre consigliabile negli ambienti in cui è nota la presenza di specie resistenti alle solfoniluree (Alisma plantago-aquatica, Scirpus mucronatus e di recente Cyperus difformis). Queste miscele infatti, abbinate ad una alternanza nel tempo e nello spazio di principi attivi a diverso meccanismo di azione e alle corrette pratiche agronomiche, sono alla base delle strategie per una efficace gestione delle popolazioni di malerbe resistenti.

FITOTOSSICITA’

Evitare la semina di barbabietola da zucchero nei 24 mesi successivi il trattamento.

Il prodotto può essere fitotossico per le colture non indicate in etichetta e pertanto prima di effettuare trattamenti su colture diverse dal riso, importante eliminare ogni traccia del prodotto dall’attrezzatura di irrorazione.

SELETTIVITA

Prove pluriennali su alcune delle principali varietà di riso coltivate in Italia, hanno dimostrato la buona selettività di imazosulfuron per il riso. L’applicazione di imazosulfuron non ha evidenziato decrementi produttivi diversi dagli standard di confronto Non sono stati notati fenomeni di fitotossicità sulla coltura, salvo occasionali e lievi transitori effetti, comunque sempre al di sotto dei limiti di accettabilità agronomica (scala EWRS). Pertanto il prodotto può essere impiegato in qualsiasi condizione ambientale, con diverse tecniche di gestione della risaia, a partire dai primi stadi di sviluppo della coltura.

MISCIBILITA’

Il prodoto risulta miscibile con alcuni dei principali graminicidi utilizzati su riso (propanile, molinate, quinclorac, cyhalofop buthyl), con il clomazone e con prodotti utilizzati per il contenimento delle infestanti a foglia larga (MCPA e triclopyr).

Testo tratto da una nota tecnica a cura del Settore R&D; di SIPCAM SpA.

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