Scheda generale
NOME CHIMICO
N-cyclopropyl-1,3,5-triazine-2,4,6-triamine (IUPAC)
N-cyclopropyl-1,3,5-triazine-2,4,6-triamine (C.A.)
GRUPPO CHIMICO
Triazina
STATO FISICO
Cristalli incolori.
STABILITA’
Stabile fino alla temperatura di 310°C. Non sono stati osservati feenomeni di idrolisi per 28 giorni in condizioni di temperatura minori o uguali a 70°C.
IMPIEGHI AUTORIZZATI E INTERVALLI DI SICUREZZA (gg.)
Si riporta di seguito il riepilogo degli impieghi autorizzati e degli intervalli di sicurezza (min/max) di questa sostanza attiva così come risultano dalle etichette dei prodotti fitosanitari che la contengono da sola o in miscela con altre sostanze attive.
Pomodoro, melanzana, cetriolo, zucchino, cocomero, melone, sedano | 14 |
Garofano, crisantemo, gerbera, gipsofila | — |
Note:
Da impiegarsi solo in serra.
A titolo informativo, si riportano i precedenti impieghi autorizzati così come indicati nell’ultimo aggiornamento dell’allegato 5 del Decreto 27 agosto 2004:
- Decreto 27 agosto 2004 (GU n 292 del 14 dicembre 2004, Suppl Ord n 179):
Colture:
Carota | 21 |
Pomodoro, melanzana, cetriolo, zucchino, melone, cocomero, lattuga (1), sedano, carciofo |
14 |
Funghi | 14 |
Patata | 35 |
Tabacco | 14 |
Floreali | — |
Note:
Applicazione alla coltura e al terreno.
(1) Solo applicazione in campo
Meccanismo d’azione
Aspetti applicativi
SPETTRO D’AZIONE
Specifico per il controllo delle larve di ditteri (comprese le popolazioni resistenti ai carbammati e piretroidi). In particolare risulta indicato contro i minatori del genere Liriomyza che colpiscono le piante ortive e floreali in serra e in pieno campo. Nei trattamenti delle fungaie è invece indicato per il controllo dei ditteri fitofagi Sciaridi e Foridi.
MODO D’AZIONE
E’ un insetticida regolatore della crescita con effetto inibitorio sullo sviluppo delle larve dei ditteri e con azione prolungata. E’ dotato di proprieta’ sistemiche: applicato sulla vegetazione penetra rapidamente nei tessuti fogliari (effetto transalminare) dove agisce sulle larve minatrici inibendone la crescita; somministrato al terreno viene assorbito dalle radici e traslocato all’interno della pianta proteggendone la parte aerea.
Negli impieghi in fungaia il prodotto produce delle interferenze sulla muta e sulla formazione della pupa dei ditteri fitofagi, che si manifestano in alterazioni morfologiche. Il prodotto, somministrato alla terra di copertura ed
eventualmente al composto, viene assorbito dal micelio dei funghi ove esplica la sua attività contro le larve fitofaghe.
FORMULAZIONI
Polvere bagnabile
MODALITA’ D’IMPIEGO
- Dosi e modalità di impiego riferite al prodotto in polvere bagnabile al 75% di s.a., per applicazioni in serra su orticole e floreali.
Il prodotto è indicato per il controllo del genere Liriomyza in serra seguenti colture: sedano, cocomero, melone, cetriolo, zucchino, melanzana, pomodoro, garofano, crisantemo, gerbera, gipsofila. Nella generalità dei casi, per i trattamenti fogliari, la dose d’impiego in serra è di 25-30 g in 100 litri di acqua. I trattamenti si iniziano alla comparsa delle primissime mine. A seconda della necessità, si ripete il trattamento alla distanza di 7-14 giorni. Per applicazioni al terreno la dose è 1 kg/ettaro: tale applicazione può avvenire anche mediante irrigatori a goccia o a manichetta.
- Dosi e modalità di impiego riferite al prodotto in polvere bagnabile al 15% di s.a. per l’impiego in fungaia.
Il prodotto viene applicato alla terra di copertura della coltura alla dose di 200-250 g/100 mq sciolti in 200 lt di acqua subito dopo la distribuzione della terra di copertura. Eventualmente, se necessario (specialmente in presenza di Foridi), effettuare precedentemente sul composto un trattamento alla dose di 200-250 g/100 mq in 50 lt d’acqua. Il prodotto è da impiegarsi esclusivamente in fungaia, sia in capannoni che in grotte e serre. Da impiegarsi solo in serra.
COMPATIBILITA’
E’ prevista la miscela con altri antiparassitari.
FITOTOSSICITA’
Si consigliano saggi preliminari su piccole superfici onde rilevare eventuali sensibilita’ varietali e per verificare la compatibilita’ delle miscele.