Bicarbonati di Potassio: in Agricoltura Biologica (e non solo)

Pubblicato il 24 Agosto 2022

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Da Francesco Di Noia

Bicarbonati di Potassio: in Agricoltura Biologica (e non solo)

Hai sentito parlare dei Bicarbonati di Potassio e di Sodio con attività fungicida e vuoi scoprire come funzionano?

In questo articolo tratteremo in maniera dettagliata i Bicarbonati di Potassio e i Bicarbonati di Sodio, due sostanze con proprietà fungicide e fungistatiche, ammesse entrambe in Agricoltura Biologica.

 

Cosa sono i Bicarbonati di Potassio?

Il Bicarbonato di Potassio è un sale di Potassio dell’Acido Carbonico, avente formula chimica KHCO3. Il Bicarbonato di Potassio, conosciuto anche come carbonato acido di potassio è un solido bianco alcalino, utilizzato in molti ambiti: negli estintori, nell’enologia, nella produzione di bibite, per neutralizzare gli acidi e anche come agente lievitante nella panificazione.

È un composto naturalmente presente negli esseri umani, negli animali, nelle piante…praticamente in tutti gli organismi viventi.

I Bicarbonati di Potassio sono sostanze fortemente basiche, infatti le ritroviamo all’estremità superiore della scala del pH, 8,0 – 8,6 pH.

 

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Cosa sono i Bicarbonati di Sodio?

Il Bicarbonato di Sodio è una sostanza comunemente presente in natura, composta da una miscela di Sali alcalini e deriva dall’acido carbonico.

Si presenta come una polvere cristallina bianca molto solubile e in soluzione acquosa forma anidride carbonica e carbonato di sodio, sviluppando una reazione alcalina. È la reazione alcalina sviluppata che le conferisce la sua azione fungicida ma tratteremo nel dettaglio questo aspetto in seguito.

 

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Bicarbonati di Potassio: in Agricoltura Biologica (e non solo)

 

Le differenze Normative tra Bicarbonato di Potassio e Bicarbonato di Sodio

Il Bicarbonato di Sodio e di Potassio sono sostanze naturali e biologiche aventi azione fungistatica e fungicida. Sono stanze molto simili, come composizione chimica e come azione fungicida, ma sono regolamentate in maniera differente.

Il Bicarbonato di Potassio è regolamentato come Fungicida, pertanto lo ritroviamo in commercio con l’IVA al 10% ed è acquistabile solo se in Possesso del Patentino Fitosanitario.

Il Bicarbonato di Sodio è regolamentato come Sostanza di Base e Corroborante. Compare, quindi, in due differenti categorie di sostanze, regolamentate dall’Unione Europea (Sostanze di Base) e dalla Normativa Nazionale Italiana (Corroboranti). Il Bicarbonato di Sodio è immesso in commercio con IVA al 22% ed è acquistabile senza il possesso del Patentino Fitosanitario.

 

Cosa sono i Corroboranti e le Sostanze di Base?

I Corroboranti sono una serie di sostanze naturali che hanno una comprovata azione fungistatica, elicitrice, fitostimolante e repellente verso i principali parassiti vegetali e fungini.

I Corroboranti potenziano le difese naturali delle piante: migliorano la resistenza della pianta verso gli organismi nocivi e la proteggono anche da stress ambientali. Una pianta sana e vitale riesce a superare e a difendersi meglio dalle condizioni di stress.

I Corroboranti sono testati, analizzati e regolamentati da una Normativa Italiana, che anno per anno aggiorna la lista dei prodotti ammessi. Questi prodotti sono acquistabili senza essere in possesso del patentino fitosanitario.

La lista completa delle sostanze ammesse nell’elenco dei Corroboranti è consultabile sul sito del Sian (clicca qui).

Le Sostanze di Base sono presenti naturalmente in natura.

Generalmente sono dei prodotti utilizzati nell’industria alimentare che hanno dimostrato avere un’azione fungicida e antiparassitaria.

Queste sostanze sono regolamentate direttamente dall’Unione Europea che dopo studi in campo e in laboratorio, certifica la loro azione fungicida o antiparassitaria in maniera molto dettagliata.

Per ogni singola molecola è possibile scaricare, dal sito dell’Unione Europea (clicca qui), dettagliate schede tecniche che trattano la loro azione e il loro utilizzo verso i singoli agenti fungini e parassitari.

 

 

Quali sono i Corroboranti e le Sostanze di Base?

Elenco dei prodotti ammessi come Corroboranti nel 2022:

  • Olio vegetale trattato con Ozono
  • Aceto
  • Bicarbonato di Sodio
  • Calce Viva
  • Estratto Glicolico a base di Flavonoidi
  • Estratto integrale di Castagno a base di Tannino
  • Gel di Silice
  • Lecitina
  • Oli vegetali: Arachide, Argan, Avocado, Borragine, Canapa, Cartamo, Cotone, Cumino Nero, Enotera, Girasole, Lino, Macadamia, Mais, Mandorlo, Nocciolo, Noce, Oliva, Palma di Cocco, Papavero, Riso, Sesamo, Senape, Soia, Vinacciolo, Zucca.
  • Polveri di Pietra o di Roccia
  • Preparati Biodinamici
  • Propolis
  • Sapone molle di Marsiglia
  • Soluzione acquosa a base di Acido Ascorbico

 

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Elenco dei prodotti ammessi come Sostanze di Base nel 2022:

  • Equisetum Arvense
  • Chitosano
  • Saccarosio
  • Idrossido di Calcio
  • Fruttosio
  • Lecitine
  • Corteccia di Salice
  • Aceto
  • Bicarbonato di Sodio
  • Fosfato Diammonico
  • Siero di Latte
  • Olio di Girasole
  • Estratto di Ortica
  • Perossido di Idrogeno
  • Carbone Argilloso
  • Birra
  • Semi di Senape in polvere
  • Talco
  • Olio di Cipolla
  • Latte Vaccino

 

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Come agiscono i Bicarbonati di Potassio in Agricoltura?

Il Bicarbonato di Potassio è una molecola avente azione fungicida di contatto ed è utilizzabile su un grande numero di colture (vite, pomacee, drupacee, ortaggi e cereali).

Il Bicarbonato di Potassio ha un’azione certificata preventiva e curativa nei confronti della Ticchiolatura e dell’Oidio.

L’azione esplicata è naturale, in quanto funge da fungicida grazie alla sua reazione alcalina. Applicato sulla superficie fogliare, il Bicarbonato di Potassio forma Carbonato di Potassio e Anidride Carbonica, innalzando il valore del pH della superficie trattata.

Il pH alto inibisce e blocca lo sviluppo delle ife fungine. Inoltre alterando la pressione osmotica delle cellule fungine provoca il loro disseccamento.

Possiede, inoltre, anche un beneficio secondario, in quanto lo ione Bicarbonato aumenta la permeabilità della membrana cellulare, con conseguente miglioramento dell’efficacia dei prodotti fungicidi di contatto, come ad esempio lo Zolfo.

L’azione combinata di questi fattori causa un’inibizione della germinabilità delle spore fungine e la completa essicazione delle ife e del micelio fungino.

Il dosaggio consigliato varia dai 5 ai 7,5 kg/ha (in base alla coltura e all’avversità). Sono ammessi 6 trattamenti all’anno ed è ammesso in Agricoltura Biologica. Inoltre non possiede nessun limite di carenza, non è necessario nessun intervallo di sicurezza tra l’ultima applicazione e la raccolta.

Il Bicarbonato di Potassio è regolamentato come prodotto fitosanitario e ed è acquistabile solo con patentino fitosanitario.

 

 

Come agisce il Bicarbonato di Sodio in Agricoltura?

Il Bicarbonato di Sodio è una sostanza di origine naturale formata da una miscela di sali alcalini che derivano dall’acido carbonico, avente formula NaHCO3.

Il Bicarbonato di Sodio è una molecola altamente solubile in acqua e a temperatura ambiente forma Anidride Carbonica e Carbonato di Sodio. Questa reazione è alcalina e causa la sua azione fungicida e/o fungistatica.

L’Unione Europea ha inserito il Bicarbonato di Sodio nell’elenco delle Sostanze GRAS (Generally recognized as safe) in quanto utilizzata normalmente come additivo alimentare.

La produzione di Anidride Carbonica lo rende ideale per la preparazione di bevande effervescenti o per additivi lievitanti.

Il Bicarbonato di Sodio agisce come fungicida di contatto, agendo sia come preventivo che curativo nei confronti dell’Odio e della Ticchiolatura e ed utilizzabile come Corroborante su tutte le colture.

L’Unione Europea ha inserito il Bicarbonato di Sodio nell’elenco della Sostanze di Base, certificando la sua efficacia nei confronti dell’Oidio e della Ticchiolatura.

È utilizzabile su Ortaggi, Piccoli frutti, Piante Ornamentali, Vite, Melo oltre che a Agrumi, Ciliegio e Papaya.

Oltre a rientrare nella normativa Europea sulle Sostanze Di Base, il Bicarbonato di Sodio è incluso anche nella normativa italiana dei Corroboranti.

È quindi utilizzabile su tutte le colture come Potenziatore delle difese naturali delle piante, migliorando la resistenza degli stress biotici e abiotici.

 

Il Bicarbonato di Sodio è regolamentato come Sostanza dei Base e come Corroborante, pertanto è acquistabile senza essere in possesso di Patentino Fitosanitario.

 

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Scritto da Francesco Di Noia

commenti

14 Commenti

  1. Buongiorno ai miei agrumi ho visto diverse ragnatele tra le foglie mi e stato detto che possono essere acari le ho trattate con olio di neem miscelato con della zeolite ho fatto bene e se si per quante volte le posso trattare? E che a intervalli? Premetto mi sono attenuto alle dosi delle confezioni grazie

    Rispondi
    • Buongiorno Domenico,

      Hai fatto bene a trattare i tuoi agrumi con olio di neem e zeolite, sono entrambi prodotti naturali che possono essere utilizzati in agricoltura biologica per combattere gli acari. Per quanto riguarda la frequenza e gli intervalli di trattamento, è importante seguire le istruzioni riportate sulle confezioni dei prodotti, come hai già fatto. In generale, potresti dover ripetere il trattamento ogni 7-14 giorni, a seconda della gravità dell’infestazione. Tuttavia, è sempre consigliabile monitorare le piante dopo il trattamento per vedere se ci sono segni di miglioramento o se è necessario un ulteriore intervento. Ricorda inoltre di alternare i prodotti per evitare che gli acari sviluppino resistenza a un singolo agente. Spero che i tuoi agrumi si riprendano presto!

      Rispondi
  2. Buongiorno, posso applicare il bicarbonato di potassio per un trattamento sulla vite in fase di fioritura al posto dei formulati rameici che risulterebbero fitotossici e quindi danneggerebbero l’allegagione?

    Rispondi
    • Buongiorno Federico, grazie per il tuo commento. Sì, è possibile utilizzare il bicarbonato di potassio come alternativa ai formulati rameici durante la fase di fioritura della vite. Il bicarbonato di potassio è noto per essere meno fitotossico e quindi può essere una scelta più sicura per proteggere le piante senza danneggiare l’allegagione. Tuttavia, è importante seguire le istruzioni sull’etichetta del prodotto e consultare un esperto se non sei sicuro su come applicarlo correttamente. Ricorda anche che l’efficacia del bicarbonato di potassio può variare a seconda della pressione della malattia e delle condizioni ambientali, quindi monitora attentamente le tue piante dopo l’applicazione.

      Rispondi
  3. Buongiorno vorrei sapere se il bicarbonato di potassio si può applicare sugli agrumi dopo aver fatto le potature al posto della poltiglia bordolese che faccio ogni anno e se e più efficace grazie

    Rispondi
    • Ciao Domenico, grazie per il tuo commento. Il bicarbonato di potassio può essere un’alternativa alla poltiglia bordolese per la protezione degli agrumi dopo la potatura. È noto per le sue proprietà antifungine e può aiutare a prevenire l’insorgenza di malattie fungine. Tuttavia, è importante notare che il bicarbonato di potassio potrebbe non essere altrettanto efficace nella prevenzione di malattie specifiche come la poltiglia bordolese.

      Prima di utilizzare il bicarbonato di potassio sugli agrumi, ti consiglio di consultare un esperto o un agronomo specializzato in agricoltura biologica. Possono fornirti informazioni più dettagliate sulle dosi corrette, i tempi di applicazione e le precauzioni necessarie. Inoltre, potrebbero consigliarti altre alternative o integrare l’uso del bicarbonato di potassio con altre misure di controllo delle malattie per ottenere i migliori risultati.

      Ricorda sempre di seguire le linee guida e le normative locali riguardo all’uso di prodotti chimici o sostanze in agricoltura biologica. Spero che queste informazioni ti siano utili e ti auguro buona fortuna con la tua coltivazione di agrumi!

      Rispondi
  4. Salve; da circa 4 anni ho un albero del sapone che sono riuscito a fare germogliare da seme. Per i primi 2 in vaso e’ cresciuto rigoglioso.messo a terra, il primo anno è cresciuto fino a 3 metri, quest’anno ha iniziato a emettere le foglie apicali giovani molto chiare, ho integrato con ferro ma la situazione è peggiorata e adesso le foglie sono ingiallite e un po’ bruciate. Potrebbe essere marciume radicale? Come posso aiutare questa splendida e rara pianta a tornare in salute?
    Un grazie anticipato da me e dalla pianta..

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    • Salve,

      Innanzitutto, è davvero entusiasmante sapere che hai fatto germogliare e cresciuto un albero del sapone (Sapindus) da seme! Le tue osservazioni sul cambiamento di salute della pianta dopo il trapianto sono importanti.

      Le foglie apicali giovani di colore molto chiaro potrebbero essere un sintomo di clorosi, che indica spesso una mancanza di nutrienti come ferro, azoto o magnesio. Anche se hai integrato con ferro, potrebbe non essere stato assorbito correttamente a causa del pH del terreno o di altri problemi. Alcuni suggerimenti che potresti prendere in considerazione sono:

      Controlla il pH del terreno: Se il pH è troppo alto o troppo basso, ciò può influire sull’assorbimento dei nutrienti da parte delle piante. Se il terreno è troppo alcalino, ad esempio, l’assorbimento di ferro potrebbe essere compromesso. Potresti voler eseguire un test del pH per valutare questo.

      Migliora il drenaggio: Se sospetti marciume radicale, può essere dovuto a un ristagno d’acqua nel terreno, che potrebbe favorire lo sviluppo di funghi patogeni. Assicurati che il terreno dreni bene e considera l’aggiunta di compost o sabbia grossolana per migliorare il drenaggio se necessario.

      Controlla le radici: Estrai delicatamente la pianta e osserva le radici. Se sono marroni o nere e hanno un odore sgradevole, potrebbe trattarsi di marciume radicale. Le radici sane dovrebbero essere bianche o leggermente marroni chiaro e avere un odore terroso.

      Tratta contro i funghi: Se sospetti un’infezione fungina, potresti voler considerare un fungicida organico compatibile con l’agricoltura biologica, come una soluzione di bicarbonato di potassio. Questo aiuterà a combattere la crescita fungina e a proteggere la tua pianta.

      Alimentazione bilanciata: Assicurati di fornire alla tua pianta una fertilizzazione equilibrata. Oltre al ferro, verifica anche la presenza di altri nutrienti essenziali. Potresti voler considerare un fertilizzante completo organico.

      Spero che questi suggerimenti ti aiutino a recuperare la salute del tuo albero del sapone. È importante monitorare la pianta regolarmente e adattare le cure in base alle sue esigenze. In bocca al lupo e spero che tu e la tua pianta possiate godervi molti anni di crescita sana!

      Rispondi
  5. Ho una piccola vigna familiare.ho sempre trattato con solfato di rame la peronospora.ma quest’anno è arrivata lo stesso.vorrei trattare con bicarbonato di potassio.domanda:
    Che intervallo tra un trattamento e l’altro e quante volte ?grazie per la risposta
    Rosario

    Rispondi
    • Ciao Rosario,

      Grazie per la tua domanda. Il bicarbonato di potassio è un efficace fungicida utilizzato nella prevenzione e nel trattamento di molte malattie delle piante, inclusa la peronospora.

      Il tempo tra i trattamenti può variare in base a diversi fattori, tra cui le condizioni climatiche e la gravità dell’infezione. In genere, si consiglia di applicare il bicarbonato di potassio ogni 7-10 giorni durante i periodi di alta umidità o pioggia, che sono condizioni ideali per lo sviluppo della peronospora. In condizioni meno umide, potrebbe essere sufficiente un’applicazione ogni 2-3 settimane.

      Ricorda di non superare le 5-6 applicazioni per stagione per evitare di alterare eccessivamente il pH del terreno e di assicurarti di seguire le indicazioni sull’etichetta del prodotto che stai utilizzando, poiché la concentrazione del prodotto può variare.

      È importante ricordare anche che il bicarbonato di potassio è più efficace come misura preventiva piuttosto che come trattamento curativo, quindi è consigliabile iniziare ad applicarlo non appena si verificano le condizioni favorevoli per lo sviluppo della peronospora.

      Ricorda, è sempre una buona idea consultare un esperto locale per ottenere consigli specifici per la tua situazione.

      Spero che queste informazioni ti siano d’aiuto!

      Rispondi
  6. Buonasera
    Vorrei sapere se posso dare il prodotto anche su piantine dell’orto come melanzana pomodori fagiolini zucchine appena trapiantate e piccole senza il rischio di bruciarle oppure è consigliabile aspettare che crescano grazie e buon lavoro

    Rispondi
    • Ciao,

      Grazie per la tua domanda. Il bicarbonato di potassio è un prodotto utilizzato spesso in agricoltura biologica per combattere diverse malattie fungine, grazie alla sua capacità di creare un ambiente alcalino inadatto alla crescita di molti funghi patogeni.

      Tuttavia, come per ogni sostanza che si intende utilizzare sulle piante, è importante usare cautela, specialmente quando le piante sono giovani e appena trapiantate, come nel tuo caso.

      Il bicarbonato di potassio, se utilizzato in concentrazioni troppo elevate, può effettivamente causare danni alle piante, compresa la possibilità di “bruciare” le foglie. Questo rischio è particolarmente alto nelle piantine giovani, che sono più sensibili.

      Ti consiglierei di iniziare con una soluzione molto diluita e di testarla su una piccola area prima di applicarla a tutte le tue piante. Assicurati anche di non spruzzare la soluzione nelle ore più calde della giornata, in quanto ciò potrebbe aumentare il rischio di bruciature sulle foglie.

      Spero che queste informazioni ti siano state utili. Se hai altre domande, non esitare a farcele sapere.

      Cordiali saluti,
      Massimiliano

      Rispondi
    • buon giorno,
      il bicarbonato di potassio può essere usato sulla radice delle zucchine che marciscono ?
      grazie.

      Rispondi
      • Ciao!

        La marciume della radice delle zucchine è spesso causata da funghi patogeni del suolo. Il bicarbonato di potassio è conosciuto principalmente per le sue proprietà fungicide quando applicato come spray fogliare, soprattutto contro funghi che causano oidio e altre malattie fogliari.

        Tuttavia, l’uso del bicarbonato di potassio direttamente sulle radici o nel suolo non è altrettanto comune e potrebbe non essere altrettanto efficace contro i patogeni del suolo. Esistono alcune considerazioni da tenere a mente:

        1. **Concentrazione**: Usare una concentrazione troppo alta potrebbe avere effetti collaterali sull’equilibrio del pH del suolo e sulla salute delle piante.
        2. **Metodi alternativi**: Esistono metodi alternativi per trattare la marciume delle radici nelle zucchine, come la rotazione delle colture, l’uso di fungicidi organici specifici o la miglioramento della drenaggio del suolo per evitare l’accumulo di acqua che può favorire lo sviluppo di patogeni.

        In sintesi, se stai considerando l’uso del bicarbonato di potassio per le radici marce delle zucchine, ti suggerisco di procedere con cautela. Potresti voler fare una prova su una piccola area prima di applicarlo su tutto il tuo orto. E sarebbe anche una buona idea consultare ulteriori fonti o esperti di agricoltura biologica per avere una visione più aggiornata e completa sull’argomento.

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